Morto il 13enne a Roma: la pistola era davvero smontata?
Tragico epilogo, all’ospedale San Camillo di Roma, per la vicenda del 13enne ricoveratovi in gravissime condizioni sabato notte: non ce l’ha fatta Giacomo E., la ferita da arma da fuoco alla testa era parsa subito devastante ai medici che comunque lo avevano sottoposto ad un’operazione chirurgica che non è valsa però a tenerlo in vita. All’esterno dell’ospedale, sulla Gianicolense, in lacrime parenti ed amici che da sabato notte speravano che Giacomo potesse superare questa storia. E ora la domanda più importante: la pistola da cui è partito il colpo era davvero smontata quando Giacomo l’ha presa dal tavolo?
Tutta da ricostruire la dinamica e i motivi dell’esplosione del colpo che lo ha attinto alla testa. La pistola sarebbe stata lasciata smontata dal fratello maggiore David, una guardia giurata, sopra un tavolo prima di andare a fare una doccia. Nelle ultime ore, numerose le versioni che raccontano di come Giacomo, attraverso una serie di tutorial sulla manutenzione delle armi, avesse imparato tempo fa a smontare e rimontare la pistola regolarmente detenuta “per uso sportivo” dal fratello.
Gli investigatori hanno sequestrato nelle scorse ore il cellulare del 13enne, anche per escludere che contenga messaggi o qualsiasi traccia che riconduca la vicenda nell’ambito di un gesto volontario. Pare che da esso non emergano tracce di un collegamento internet ad uno dei tutorial che aveva imparato a seguire nella circostanza dei minuti in cui poi è avvenuto lo sparo.
Resterebbe, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, l’ipotesi da subito avanzata nelle prime cronache: quella di un tragico incidente, con il colpo partito dall’arma del fratello mentre Giacomo la maneggiava, in una stanza ove neanche il padre, presente nell’abitazione, potesse accorgersi di quanto accadeva o tentare di allontanare il 13enne dall’arma.
In ogni caso, dopo il decesso dello sfortunato adolescente nell’ospedale San Camillo, la magistratura capitolina dovrà definire lo sviluppo del procedimento penale già iscritto nella circostanza del suo ricovero. Le prossime ore o l’esito di perizie e l’eventuale autopsia sul corpo potranno fornire ulteriori elementi e aiutare a chiarire tutti i contorni di quanto accaduto.
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