Attualità

Morto a 106 anni l’ultimo bombardiere giapponese di Pearl Harbor

di Dave Hill Cirio -


E’ morto a 106 anni: Masamitsu Yoshioka aveva 23 anni quando prese parte all’attacco di Peearl Harbor che scatenò la dichiarazione di guerra dell’America al Giappone. Era l’ultimo sopravvissuto tra i circa 770 membri dell’equipaggio dell’armata aerea giapponese che attaccò il porto militare statunitense nelle isole Hawaii il 7 dicembre 1941.

La sua morte a 106 anni – racconta il New York Times – era stata annunciata sui social media il 28 agosto scorso dal giornalista e scrittore giapponese Takashi Hayasaki. Nei quasi 80 anni trascorsi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Yoshioka aveva dichiarato più volte di recarsi in visita al Santuario Yasukuni per pregare per le anime dei suoi compagni di guerra, compresi i giapponesi morti durante l’attacco alla base americana alle Hawaii.

Quel 7 dicembre 1941, non sapeva nulla dell’attacco a sorpresa del Giappone mentre a bordo di un aereo bombardiere silurante, uno dei 300 impegnati in quella occasione, quale navigatore e bombardiere a bordo, gli fu ordinato di sganciare un siluro di quasi 1.800 libbre in direzione della corazzata Uss Utah, utilizzata come nave da addestramento, ove morirono 58 uomini, tra gli oltre 2.400 militari e civili statunitensi uccisi e i quasi 1.800 feriti di quell’operazione.

Nel 2023 disse: “Penso agli uomini che erano a bordo delle navi che abbiamo silurato. Penso alle persone che sono morte a causa mia. Erano giovani, proprio come noi”.

Negli ultimi anni era stato ampiamente riconosciuto come l’unico testimone rimasto dell’attacco di Pearl Harbor da parte delle forze imperiali giapponesi. Era nato nella prefettura di Ishikawa, nel Giappone occidentale, il 5 gennaio 1918. Arruolato nella Marina imperiale giapponese nel 1936, assegnato a un equipaggio di terra il cui lavoro comprendeva il mantenimento in volo di una flotta di biplani ormai obsoleti, nel 1938 iniziò l’addestramento da navigatore e l’anno successivo fu assegnato alla Soryu, una portaerei di 746 piedi che all’epoca era impegnata nella guerra del Giappone in Cina contro le forze del leader nazionalista Chiang Kai-shek. Poi, nell’agosto del 1941, Yoshioka fu spostato improvvisamente all’addestramento per i siluri.

Dopo quell’attacco, mentre la guerra si diffondeva nell’Oceano Pacifico, volò in missioni di supporto durante la battaglia per l’isola di Wake, partecipando all’attacco giapponese alle navi alleate al largo di Ceylon controllata dagli inglesi, nella primavera del 1942.

Nel 2023 gli chiesero pure se avesse visitato le Hawaii dopo la guerra. “No”, rispose. “Se potessi andarci, mi piacerebbe”, aggiunse. “Vorrei visitare le tombe degli uomini che sono morti. Vorrei portare loro il mio più profondo rispetto”.


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