I Vigili del Fuoco sul luogo dell'incidente alla Toyota Material Handling, 24 ottobre 2024. NPK Vigili del Fuoco +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ +++ NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY +++
Mattarella, Confindustria e la tragedia senza fine dei morti sul lavoro. “Non ci sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per l’insufficienza di sicurezza sul lavoro”. Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivano all’indomani dell’ennesimo incidente costato la vita a due lavoratori allo stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale. Mattarella, a Bologna per prendere parte alla Biennale dell’economia cooperativa. È stata già aperta un’inchiesta per fare piena luce attorno ai fatti e alle eventuali responsabilità sull’esplosione che è costata la vita a Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, rispettivamente di 37 e 34 anni. Oggi i sindacati incroceranno le braccia, i metalmeccanici non scenderanno in piazza (“per senso di responsabilità”) ma listeranno a lutto le aziende presso cui lavorano. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, è un fiume in piena: “I fatti confermano l’assoluta inadeguatezza che c’è sul tema della salute e della sicurezza, che continua a essere considerato un costo e non invece un elemento di priorità di fondo. Il tema è come la centralità della sicurezza e della salute abbia bisogno di non essere più considerata un costo ma di essere considerata un investimento e un elemento di prevenzione che va curato a ogni livello, sia quando questo avviene in una situazione legata ad appalti s subappalti sia quando avviene in una situazione che può riguardare la manutenzione e la ordinarietà del lavoro”. È arrabbiato anche il segretario Cisl Luigi Sbarra: “Siamo vicini alle famiglie che hanno perduto i loro cari, anche se il cordoglio non può certo bastare ad alleviare il dolore e lo sdegno per quanto accaduto. La magistratura deve accertare le responsabilità e le cause di queste ennesime tragedie che continuano ogni giorno ad insanguinare il nostro paese. Bisogna intensificare i controlli, effettuare la manutenzione quotidiana degli impianti, fare molta più prevenzione e formazione sia per gli imprenditori sia per i lavoratori. Tutto questo reclama una grande alleanza tra istituzioni nazionali, regioni e parti sociali perché ogni caduto sul lavoro è una sconfitta per tutti”.
Sul tema della sicurezza e sulle morti sul lavoro arrivano anche le parole, e con esse l’impegno, di Confindustria. Che proprio ieri ha annunciato la sottoscrizione della cosiddetta “Carta di Lorenzo”, un impegno formale in memoria di Lorenzo Parelli, studente udinese vittima nel 2022 di un incidente durante il periodo di alternanza scuola-lavoro. Il presidente Emanuele Orsini ha dichiarato: “Il manifesto che abbiamo firmato oggi rappresenta la volontà delle imprese di rafforzare ulteriormente l’impegno per la sicurezza, attraverso lo sviluppo di una cultura organizzativa orientata alla prevenzione e alla formazione”. Quindi il numero uno di viale dell’Astronomia ha voluto ringraziare il Capo dello Stato: “Ringrazio il Capo dello Stato Sergio Mattarella per le sue parole e confermo il nostro massimo impegno verso un obiettivo comune e condiviso: azzerare le morti sul lavoro. Siamo convinti che la strada corretta sia intervenire ex ante e abbiamo già avviato un dialogo con i sindacati in questa direzione. Tragedie come quella accaduta a Lorenzo non devono ripetersi mai più e per questo occorre agire sulla prevenzione, implementando procedure di sicurezza efficaci, aggiornando costantemente i macchinari e formando adeguatamente il personale”. Lo stesso Mattarella ha voluto esprimere la sua soddisfazione per l’iniziativa degli industriali: “La sottoscrizione della Carta di Lorenzo, in una sede significativa come il Consiglio Generale di Confindustria, sottolinea l’impegno che il sistema delle imprese intende assumere nei confronti della sicurezza negli ambienti di lavoro per una maggiore tutela degli studenti impegnati in percorsi di formazione in azienda. Mentre rivolgo un pensiero ai suoi genitori e a quanti lo ebbero caro, esprimo apprezzamento per il solenne impegno che viene assunto oggi affinché accorciare la distanza tra giovani e lavoro si accompagni al rispetto della loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini”.
Intanto, però, la giornata di ieri non è passata senza brutte notizie dai cantieri e dai posti di lavoro. A Carrara un operaio di 31 anni è rimasto gravemente ferito dopo una caduta da circa due metri d’altezza in un cantiere navale. A Genova un 19enne è rimasto schiacciato dalle inferriate che stava movimentando da un container in piazza Piccapietra, nell’area di carico del teatro Carlo Felice.