Esteri

Missili e messaggi: Israele “avvisa” il Libano ed Hezbollah, Sinwar è ancora vivo?

di Cristiana Flaminio -

epa11563785 A Hezbollah unmanned aerial vehicle (UAV) crossing from Lebanon gets intercepted by an Israeli fighter jet over an area near the Lebanon-Israel border, as seen from northern Israel, 25 August 2024. The Israeli military stated that Israeli Air Force fighter jets are currently striking targets belonging to the Hezbollah organization that posed an imminent threat to the citizens of the State of Israel. EPA/ATEF SAFADI


Missili sul Medio Oriente: notte di fuoco tra Israele e Hezbollah, i razzi illuminano il cielo del sud del Libano e colpiscono tutta l’area fino ad Haifa, in Galilea È l’escalation. Le forze armate di Tel Aviv hanno chiesto, in un messaggio di testo, ai civili libanesi di “stare lontani fino a nuovo ordine dai villaggi in cui si trovano edifici presso cui si trovano immagazzinate armi di Hezbollah”. A questi messaggi hanno fatto seguito le parole del portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, che ha chiesto a “chiunque si trovi vicino a proprietà o all’interno di case dove Hezbollah nasconde armi” di “allontanarsi immediatamente” dalle aree in questione. È l’escalation. E adesso fermare la guerra totale in Medio Oriente diventa sempre più difficile. Anche perché il portavoce dell’Idf Daniel Hagari, durante una conferenza stampa, riaffermando l’intenzione di “fare tutto il necessario” per far rientrare in sicurezza nelle loro case i residenti evacuati nel nord di Israele, rimpallando ad Hezbollah la responsabilità di aver messo “in pericolo voi e le vostre famiglie”, non ha escluso operazioni di terra da parte delle forze armate.

A Pechino la preoccupazione è massima al punto che la Cina ha chiesto a tutti i suoi cittadini che si trovino nella zona di “lasciare immediatamente Israele”. L’ambasciata cinese a Tel Aviv, in una nota, ha motivato l’ordine affermando che “la situazione al confine tra Israele e il Libano è attualmente di alta tensione con frequenti scontri militari. La situazione è grave, complessa e violenta”. Intanto l’ambasciatore israeliano all’Onu Danny Danon ha accusato Hezbollah di aver lanciato su Israele, dal 7 ottobre scorso fino a oggi, “più di 8mila razzi”. Danon ha tuonato: “Mentre siamo qui riuniti per parlare del futuro, centinaia di razzi vengono lanciati contro la nostra popolazione civile in Israele. Tuttavia, non staremo a guardare mentre la nostra gente viene attaccata”. Pertanto l’ambasciatore ha parlato sin troppo chiaro promettendo che Israele utilizzerà “tutti i mezzi a portata di mano” per proteggere i cittadini. E proprio mentre un drone proveniente dall’Iraq, e rivendicato dalla Resistenza islamica, è stato abbattuto, da Israele arriva la notizia per cui c’è un’indagine in corso per tentare di capire se il leader di Hamas Yahya Sinwar sia ancora vivo. Secondo The Times of Israel, infatti, Sinwar potrebbe essere stato ucciso a Gaza durante una delle operazioni militari dell’Idf. Tuttavia le fonti citate dal quotidiano israeliano ritengono più probabile che sia “sparito” per poi “riapparire” così come già accaduto “altre volte in passato”. Intanto volano missili tra Israele e Hezbollah e l’escalation appare impossibile da fermare.


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