Missile Houthi su Tel Aviv, ribelli rivendicano l’attacco
Un missile Houthi diretto sull’aeroporto di Tel Aviv è stato intercettato e distrutto dalla contraerea israeliana mentre, a Gaza, è stata un’altra giornata di passione: almeno dieci morti si sono registrati nella Striscia dopo, come denuncia la Protezione civile locale, una serie di attacchi provenienti da Israele. Stando a quanto ha riferito Mahmoud Bassal all’Ffp: “Almeno dieci civili sono stati uccisi e altre decine sono rimaste feriti in attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira alcune case a est di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, nelle prime ore di giovedì mattina”.
Intanto l’Idf ha riferito di aver neutralizzato un missile che ha fatto risuonare, dopo mesi, le sirene d’allarme a Tel Aviv. Le forze armate israeliane hanno spiegato di aver intercettato e distrutto il razzo prima che entrasse all’interno del territorio dello Stato ebraico. L’attacco, stando a quanto riportano i media israeliani, sarebbe partito dallo Yemen, “base” dei ribelli Houthi che avrebbero messo nel mirino alcune città: oltre Tel Aviv, anche Rishon LeZion e Ramat Gan. La rivendicazione dell’attacco è giunta a stretto giro: “Le forze armate yemenite hanno condotto un’operazione militare di qualità prendendo di mira l’aeroporto Ben Gurion nella regione occupata di Jaffa con un missile balistico ipersonico Palestine 2. Questa operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo, grazie ad Allah”, ha affermato un portavoce Houthi. Che ha aggiunto: “Le forze armate continueranno, affidandosi ad Allah, a impedire la navigazione israeliana e a sostenere il nostro popolo a Gaza finché l’aggressione non cesserà e l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza non verrà revocato”.
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