Mirafiori, prolungata la Cig: furia sindacati
Mirafiori resta ferma. Prolungata la cassa integrazione per i 2.200 operai addetti alle carrozzerie per la produzione di Maserati e, soprattutto, della 500 elettrica. Stellantis lo ha comunicato ieri ai sindacati. Per i quali la notizia ha avuto l’effetto di una vera e propria mazzata. “Abbiamo proprio fatto bene a fare lo sciopero il 12 aprile con la grande manifestazione che ha visto migliaia di partecipanti scendere in piazza per il rilancio di Mirafiori. Questa ennesima richiesta di cassa dimostra fattivamente che abbiamo ragione come sindacati a richiedere nuovi modelli da produrre e che senza di essi l`unica cosa certa è il continuo utilizzo degli ammortizzatori sociali”, hanno spiegato in una nota Edi Lazzi e Gianni Mannori della Fiom secondo cui “è necessario aprire una vera trattativa a palazzo Chigi con il governo, Stellantis e i sindacati che metta al centro Mirafiori, ma che parli anche degli altri stabilimenti italiani, pena la perdita dell`auto nel nostro Paese”. “Una doccia fredda – commenta Sara Rinaudo (Fismic) – dimostra come la manifestazione unitaria fosse un reale grido d’allarme, altro che allarmismo. Serve subito, senza più prendere tempo con annunci che rimangono vaghi e nell’etere, un nuovo modello per salvare il sito. Come già affermato, deve essere allocata immediatamente all’interno di Mirafiori l’intera gamma della 500”. La Cig è stata prolungata fino al 6 maggio prossimo. Proprio mentre, ad Amsterdam, l’assemblea degli azionisti dava l’ok, con il 70 per cento dei voti, ai maxi stipendi per i dirigenti, su tutti l’ad Carlos Tavares (37 milioni).
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