Sempre più bollenti le minacce tra Iran e Israele. Si intensificano a distanza. Dall’Iran un avvertimento a Israele e agli Stati Uniti: ”la regione sarà fuori controllo” se non si mette ”fine al genocidio nella Striscia di Gaza”. Così il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian nel corso di una conferenza stampa con il capo della diplomazia sudafricana.
“Metto in guardia gli Stati Uniti e il loro rappresentante (Israele, ndr) che se non fermano immediatamente il crimine contro l’umanità e il genocidio a Gaza, tutto è possibile in qualsiasi momento e la regione andrà fuori controllo”, ha affermato il ministro iraniano.
Da Tel Aviv una pronta risposta, nella convinzione dei vertici israeliani che il proposito dell’Iran è di attaccare lo Stato di Israele su più fronti. “Se realizzereamo – questo l’avviso – che vogliono attaccare Israele, non solo su tutti i nostri fronti, noi attaccheremo la testa del serpente, l’Iran”. Queste le parole del ministro dell’economia di Israele Nir Barkat in una intervista al quotidiano inglese ‘Daily Mail’. Barkat – che si riferiva agli Hezbollah libanesi, alleati di Teheran – ha anche minacciato che se questi apriranno un fonte al nord, Israele “li cancellerà dalla faccia della terra”.
Minacce ripetute: gli ayatollah iraniani saranno “spazzati via dalla faccia della terra” se Hezbollah, il loro gruppo terroristico per procura in Libano, attaccasse Israele.
I suoi commenti incendiari – scrive il Daily Mail – sollevano il grave spettro di un conflitto regionale in rapida escalation e anticipano l’attesa invasione di terra israeliana della Striscia di Gaza per “annientare” Hamas.
Decine di migliaia di soldati israeliani – prosegue il quotidiano – sono ormai in posizione ai confini del territorio, dove Hamas – che è sostenuto anche dall’Iran – tiene oltre 200 ostaggi sequestrati nel violento assalto al sud di Israele il 7 ottobre. Ma crescono i timori che Israele possa essere costretto a combattere su due fronti, con Hezbollah e le forze di difesa israeliane che la scorsa settimana hanno ripetutamente scambiato fuoco attraverso il confine settentrionale di Israele con il Libano.