Microsoft cresce con 4,3 miliardi a Milano, Meloni: Italia più forte nel Mediterraneo
Microsoft, presente in Italia da 40 anni, ha annunciato un investimento da 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni, il più ampio nel nostro Paese fino ad oggi – nell’estate scorsa lo start per 1,5 miliardi già quasi tutti utilizzati nella zona di Milano-, per espandere la sua infrastruttura di data center hyperscale cloud e di intelligenza artificiale, oltre a un piano di formazione per far crescere le competenze digitali di oltre 1 milione di giovani entro la fine del 2025.
Con questo investimento, la Cloud Region ItalyNorth diventerà una delle più grandi Regioni data center del gruppo di Ridmond nel continente, facendo un balzo in avanti di circa dieci posizioni. Fungerà inoltre da hub di dati chiave per il Mediterraneo e il Nord Africa, supportando il partenariato globale per gli investimenti, le infrastrutture, e il piano del governo italiano sotto la presidenza del G7 per promuovere la collaborazione con il Sud del mondo.
Un accenno al nostro ruolo nel Mediterraneo e al Piano Mattei ribadito nel vertice tenuto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi cpn il presidente di Microsoft, Brad Smith. “Il rafforzamento delle capacità computazionali – così una nota diffusa dopo l’incontro – contribuirà a consolidare il ruolo dell’Italia come hub digitale nel Mediterraneo, anche in linea con le priorità del Piano Mattei per l’Africa e la Partnership for Global Infrastructure and Investment, iniziativa strategica lanciata in ambito G7”.
Ma anche in Italia l’Ai generativa può migliorare la produttività e il benessere sociale, anche a fronte della carenza di talenti e dell’invecchiamento della popolazione. Il nostro Paese potrebbe perdere circa 3,7 milioni di lavoratori entro il 2040, il numero di persone che si prevede lascerà la forza lavoro, con un conseguente impatto sul Pil nazionale di 267,8 miliardi di euro rispetto all’attuale livello di produttività. E secondo un recente studio di Teha Group e Microsoft Italia, il 63% degli imprenditori italiani ammette una mancanza di competenze di Ai generativa. Tuttavia, un’adozione pervasiva di questa tecnologia potrebbe aumentare il pil annuo dell’Italia fino a 312 miliardi di euro nei prossimi 15 anni, pari al 18,2%. Di questi, uno dei settori strategici dell’economia italiana – le Pmi e le imprese del Made in Italy – potrebbe beneficiare di un aumento di 122 miliardi di euro di valore aggiunto.
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