Mercatini di Natale: attivato piano di sicurezza per allerta terrorismo
Dopo l’attentato a Parigi cresce l’allarme terrorismo in Europa e anche in Italia, soprattutto in vista dei mercatini di Natale e delle manifestazioni delle festività. Per ultimo, ieri a Brescia sono stati arrestati due presunti jihadisti – due cittadini di origine pakistana, di 20 e 22 anni – , sospettati di essere i capi di una cellula con forti legami sul territorio.
E così dopo le prime misure prese in Europa, soprattutto in Francia – dove il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto al primo ministro Borne di convocare una riunione sulla sicurezza -a seguito del caso del turista tedesco morto e dei due rimasti feriti a seguito dell’attacco sotto la Tour Eiffel.
Proprio il tema della sicurezza è al centro dei colloqui tra i ministri degli Interni dell’Unione europea riunitisi ieri a Bruxelles. Già prima della riunione era stata la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, senza troppi giri di parole, a presentare una Ue che si trova attualmente a fronteggiare un elevato rischio terroristico. “Con la guerra tra Israele e Hamas e le aggregazioni che l’avvicinarsi delle festività natalizie provoca nella nostra società, c’è un enorme rischio di attacchi terroristici nell’Unione Europea”.
Ora, anche in Italia, è in arrivo un nuovo piano per la sicurezza: In Italia si contano oltre 28mila potenziali target – tra cui i mercatini – e il livello di allerta terrorismo è stato innalzato con un potenziamento dei militari dell’Esercito a presidiare le principali stazioni ferroviarie almeno fino al 31 dicembre. Risorse che si aggiungono alle 5mila unità in campo per l’operazione “Strade sicure”.
Le autorità di intelligence si concentrano su eventuali cellule terroristiche dormienti ma l’attenzione è alta anche sui cosiddetti lupi solitari, soggetti che si radicalizzano a livello individuale, soprattutto agendo tramite internet, propagandando le idee jihadiste.
E così, al fine di impedire l’ingresso di soggetti potenzialmente pericolosi, il Viminale ha delineato una mappa geografica dei jihadisti espulsi dall’Italia. Dall’analisi emerge come dalla Tunisia in particolare arrivi il maggior numero di migranti irregolari che potrebbero ingrossare le file dei fondamentalisti islamici
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