Meloni al Ft: “Infantile dover scegliere tra Usa e Ue”
Meloni non vuole scegliere tra Ue e Usa e ritiene infantile la posizione di chi, invece, vorrebbe costringere l’Italia, e l’Europa stessa, a farlo. La presidente del consiglio lo ha detto in un’intervista rilasciata al Financial Times in cui ha affrontato alcuni dei temi geopolitici più scottanti di queste ultime settimane. A cominciare dai dazi e dalle tensioni tra Washington e Bruxelles su cui, Meloni, ritiene necessario agire con calma e freddezza: “A volte – dice Meloni – ho l’impressione che rispondiamo semplicemente d’istinto». «In questi argomenti bisogna dire Manteniamo la calma, ragazzi. Pensiamoci”. Quindi la premier ha aggiunto: “Ci sono grandi differenze sui singoli beni. È su questo – sostiene Meloni riferendosi alla vicenda dazi – che dobbiamo lavorare per trovare una buona soluzione comune”. Anche perché, tra Usa e Ue, è per Meloni (e non solo per lei) una questione di metodo e di organizzazione, quindi di potere: “Non è facile competere con qualcuno che in un giorno può firmare cento ordini esecutivi”, con il sottinteso che la controparte, ossia l’Ue, è costretta dal suo attuale modello di governance a muoversi con la lentezza di un pachiderma ingabbiato in una cristalleria burocratica tra 27 “domatori” diversi, ognuno dei quali vuol spingerlo nella direzione che preferisce solo per sé. È sempre una questione di interessi e Meloni lo ribadisce: “L’Italia può avere buoni rapporti con Stati Uniti e se c’è qualcosa che l’Italia può fare per evitare uno scontro degli Stati Uniti con l’Europa e per costruire ponti, lo farò, ed è nell’interesse degli europei”. Gli Usa, sottolinea la premier, “sono il primo alleato dell’Italia”. E poi c’è la vicinanza politica: “Sono conservatrice. Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri, ma capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali. Io – rimarca Meloni – difendo i miei”.
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