Meloni: Italia pronta per aiuti umanitari e per evacuare Gaza
Da Giorgia Meloni l’annuncio: “L’Italia pronta a fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente. Il pattugliatore polivalente d’altura Thaon di Revel della Marina Militare, precauzionalmente rischierato a Cipro nei giorni scorsi, per poter rapidamente raggiungere le acque antistanti Israele e Gaza, è pronto a imbarcare materiale umanitario in afflusso dalla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi in afflusso a Cipro con vettori aerei dell’Aeronautica Militare e altro materiale reso disponibile dalla Croce Rossa Internazionale”.
“Inoltre – fa sapere la presidente del Consiglio Meloni a proposito di un’Italia pronta all’intervento – , due fregate multimissione della Marina Militare sono già in zona e una nave anfibia sta raggiungendo l’area per l’eventuale evacuazione umanitaria di personale nonché per il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità. Le predette attività sono seguite direttamente dal ministro della Difesa e coordinate dal Comando Operativo di vertice Interforze”.
Il pattugliatore Thaon di Revel, intitolato ad un ammiraglio protagonista della guerra italo-turca, della prima e della seconda guerra mondiale, anche ministro della Regia Marina nel governo Mussolini del quale spesso contrastò la politica navale avventurista, ideatore delle navi scuola Colombo e Vespucci, presidente del Senato per un mese dopo la caduta del fascismo, rappresenta una classe di unità navali destinate a sostituire le classiche fregate e corvette della nostra Marina Militare. In particolare quello schierato a Cipro è caratterizzato da una alta velocità e da un sistema elettronico di combattimento di nuova generazione e ad architettura aperta.
La nostra Marina Militare partecipa anche alla Multinational Force & Observers, un’organizzazione internazionale per il mantenimento della pace tra la Repubblica Araba d’Egitto e lo Stato d’Israele nata sulla base degli Accordi di Pace di Camp David del 17 settembre 1978, dislocata nella Penisola del Sinai il 25 aprile del 1982 e che da allora opera per il controllo della fascia di confine tra Egitto ed Israele e dal Mediterraneo a Sharm El Sheikh nello stretto di Tiran.
L’Italia partecipa alla missione con un contingente militare, denominato anche Coastal Patrol Unit a cui è stato affidato il compito di verificare la libertà di navigazione nello Stretto di Tiran, che unisce il Golfo di Aqaba al Mar Rosso, e le zone contigue allo stesso stretto.
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