Meloni incontra i familiari delle vittime di Cutro: “Le ricerche continueranno”
Ieri mattina a palazzo Chigi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato i parenti delle vittime del naufragio avvenuto lo scorso 26 febbraio a Cutro, sulla costa calabrese. I familiari, accompagnati da alcuni mediatori linguistici, sono partiti dalla Calabria con un volo dell’areonautica militare e sono stati accompagnati da un bus delle Polizia fino alla sede del governo. Insieme a Meloni, ad accoglierli, erano presenti il il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
L’incontro con la premier si è tenuto nella Sala Verde a porte chiuse e in forma riservata ed è durato un’ora circa. Secondo quanto si è appreso da fonti governative l’incontro è stato disteso e commovente. Più volte, i parenti delle vittime della tragedia si sono appellate al ruolo materno di Giorgia Meloni, con quest’ultima che ha chiesto loro come poter dare un aiuto concreto. Le richieste dei familiari sono state quelle di continuare nella ricerca dei corpi in mare – accolta dalla Meloni – e quella di avere un aiuto sui ricongiungimenti, per consentire a chi è sopravvissuto e perso le persone più care, di raggiungere i parenti che vivono in Europa, e poter ricominciare a vivere. Meloni non ha assunto impegni, “non posso farlo a nome di altri Paesi”, ma si è impegnata a veicolare la loro richiesta a Bruxelles.
Meloni, infine, ha chiesto loro se siano consapevoli dei rischi legati alle traversate nel Mediterraneo, la risposta degli afghani presenti è stata semplice: è naturale desiderare di fuggire da un paese dove non si può vivere.
Un incontro, quello di ieri, definito “tardivo” dalla segretaria del Pd Elly Schlein che, a margine del congresso della Cgil a Rimini ha ribatito il mancato tempismo di Meloni e dichiarando: “Per fortuna il presidente Sergio Mattarella rappresentando tutti si è recato a rendere omaggio a quelle salme”.
L’incontro con la premier si è tenuto nella Sala Verde a porte chiuse e in forma riservata ed è durato un’ora circa. Secondo quanto si è appreso da fonti governative l’incontro è stato disteso e commovente. Più volte, i parenti delle vittime della tragedia si sono appellate al ruolo materno di Giorgia Meloni, con quest’ultima che ha chiesto loro come poter dare un aiuto concreto. Le richieste dei familiari sono state quelle di continuare nella ricerca dei corpi in mare – accolta dalla Meloni – e quella di avere un aiuto sui ricongiungimenti, per consentire a chi è sopravvissuto e perso le persone più care, di raggiungere i parenti che vivono in Europa, e poter ricominciare a vivere. Meloni non ha assunto impegni, “non posso farlo a nome di altri Paesi”, ma si è impegnata a veicolare la loro richiesta a Bruxelles.
Meloni, infine, ha chiesto loro se siano consapevoli dei rischi legati alle traversate nel Mediterraneo, la risposta degli afghani presenti è stata semplice: è naturale desiderare di fuggire da un paese dove non si può vivere.
Un incontro, quello di ieri, definito “tardivo” dalla segretaria del Pd Elly Schlein che, a margine del congresso della Cgil a Rimini ha ribatito il mancato tempismo di Meloni e dichiarando: “Per fortuna il presidente Sergio Mattarella rappresentando tutti si è recato a rendere omaggio a quelle salme”.
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