Meloni in Arabia, accordi per 10 miliardi su difesa ed energia
“Come sempre, non si tratta semplicemente di visite di cortesia, sono occasioni che ci consentono di lavorare per risultati concreti per l’Italia. La scelta qui in Arabia Saudita è stata quella di elevare il livello della nostra collaborazione a partenariato strategico”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, tracciando un bilancio della sua missione ad Al-Ula. Difesa e energia in primo piano, senza tralasciare il Piano Mattei: accordi che valgono poco meno di 10 miliardi di euro, sottoscritti con partner sauditi da imprese e società partecipate italiane, una partnership strategica e una cooperazione avviate su tecnologie avanzate, mobilità, trasporti, porti, aeroporti e hub logistici. In proposito, Meloni ha precisato che “C’è un focus del governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni, incentrato in particolare sul Mediterraneo allargato, dove ovviamente le nazioni del Golfo assumono una centralità strategica. L’Arabia Saudita è un attore di primo piano, quindi in questo nostro lavoro era molto importante questa visita”.
Sul tavolo della discussione anche la politica e lo scenario internazionale. “Noi siamo favorevoli all’ingresso dei sauditi” nel Gcap, il progetto multinazionale (Giappone, Italia, Regno Unito) di caccia multiruolo stealth, di sesta generazione – ha detto la premier – “chiaramente è un lavoro non immediato, perché intanto dobbiamo chiudere tutto il lavoro a tre con i governi di Gran Bretagna e Giappone, e intanto favorire anche il Regno saudita che deve avvicinare le sue capacità industriali della difesa a quelle degli altri attori coinvolti”.
E, a una domanda sui dazi nei confronti dell’Europa minacciati da Donald Trump, la presidente del Consiglio ha risposto che pur “comprendendo la questione che viene posta” dagli Usa sui dazi, “credo che però il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata sia il modo per affrontarla. Quindi farò tutto quello che posso” per “trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana”.
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