Giorgia Meloni a Budapest ospite di Orban sposa il modello Ungheria contro la denatalità. “Ci sono nazioni più ricche dove nascono meno bambini, dobbiamo mobilitare le risorse per sostenere la famiglia così com’è, l’Ungheria dà un esempio perfetto”. Così la premier intervenendo al Budapest Demographic Summit. “Anche il Papa lo ha detto nella sua visita pastorale – ha aggiunto -. L’esempio dell’Ungheria dimostra che le cose possono cambiare se abbiamo il coraggio di fare le scelte e gli investimenti necessari. In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l’occupazione femminile”. La premier poi ha ribadito che “obiettivo del nostro governo rimanere in carica per molti anni, cosa inusuale in Italia, a differenza dell’Ungheria. Il nostro governo ha come priorità assoluta il numero di nascite, il sostegno alle famiglie. Per un futuro che sia migliore del presente”. Serve “una grande battaglia per difendere le famiglie, significa difendere l’identità, difendere Dio e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà”, ha detto la Meloni. “Spesso, in maniera strumentale, si sostiene che la migrazione contribuirà alla crescita delle nostre popolazioni.
Io non sono d’accordo con questa narrazione. Sono convinta che le grandi nazioni debbano prendere decisioni per garantire il futuro e la sicurezza. Il declino della popolazione non è un destino, è una scelta – ha sottolineato la premier -. E non è la scelta a cui guardiamo”. Al termine del suo intervento la Meloni è stata lodata dal premier ungherese Viktor Orbàn: “Negli ultimi anni è successo di tutto e di più. Siamo all’ombra di una guerra, ma sono successe anche cose buone: Meloni e la destra italiana hanno vinto le elezioni in Italia, è fantastico. Dobbiamo riconoscere che qui a Budapest mai ci saremmo aspettati che ci sarebbe stato un governo italiano patriota, filo-famiglia e cristiano. Complimenti Meloni”, ha detto Orban.