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Medio Oriente, la nuova guerra. Israele attacca in Libano con 100 caccia, Hezbollah risponde con i razzi

di Angelo Vitale -


In Medio Oriente è guerra aperta tra Israele e Hezbollah. Si indeboliscono gli auspici degli Stati Uniti di incassare qualche possibile risultato nell’area a seguito del costante pressing sui negoziati in atto con Hamas. Le Forze di difesa israeliane si erano dette ”pronte a ogni scenario, sia in attacco, sia in difesa”, circa i combattimenti in corso al confine settentrionale tra Israele e Libano e alla fine è arrivato un attacco preventivo, con un’alba rivelatasi di completa tensione.

I jet da combattimento israeliani hanno colpito simultaneamente migliaia di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale alle prime di ore di oggi, in quella che l’esercito ha definito un’operazione preventiva contro le armi che sarebbero state utilizzate in un attacco importante al centro e al nord di Israele. Migliaia di lanciarazzi di Hezbollah sono stati colpiti simultaneamente da circa 100 jet da combattimento dell’Iaf negli attacchi preventivi, ha affermato l’esercito. Mentre il centro di Israele era nel mirino del gruppo terroristico, la maggior parte dei lanciarazzi di Hezbollah colpiti dall’aeronautica militare israeliana questa mattina erano diretti al nord, secondo l’Idf. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha annunciato lo stato di emergenza nazionale di 48 ore a partire dalle 6 di domenica.

Gli attacchi non hanno impedito a Hezbollah di iniziare quella che ha definito la sua risposta all’uccisione del suo comandante militare Fuad Shukr in un attacco aereo israeliano su Beirut il mese scorso, con l’organizzazione sostenuta dall’Iran che ha affermato di aver sparato oltre 320 razzi e droni nel nord di Israele. Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver individuato preparativi notturni nella schiera di razzi di Hezbollah per un attacco importante e immediato contro Israele. I jet da combattimento hanno iniziato a “rimuovere la minaccia” poco prima delle 5 del mattino. Gli attacchi preventivi hanno preso di mira specificamente i siti nel Libano meridionale che sarebbero stati utilizzati nell’attacco, secondo l’Idf.

“Siamo determinati a fare tutto il possibile per proteggere il nostro Paese, riportare i residenti del Nord sani e salvi nelle loro case. E continueremo a seguire una semplice regola: chiunque ci faccia del male, noi gli facciamo del male”, ha affermato, secondo quanto riporta Times of Israel, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha riunito il gabinetto di emergenza. “Stamattina abbiamo rilevato i preparativi di Hezbollah per attaccare Israele”, ha detto, spiegando che “in consultazione con il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore, abbiamo incaricato le forze armate di agire in modo proattivo per rimuovere la minaccia”.

Il presidente Usa Joe Biden non può far altro che monitorare “attentamente” i nuovi eventi in Medio Oriente. È stato impegnato con il suo team di sicurezza nazionale per tutta la sera, fa sapere la Casa Bianca. Su sua indicazione, alti funzionari statunitensi hanno comunicato ininterrottamente con le loro controparti israeliane: “Continueremo a sostenere il diritto di Israele a difendersi e continueremo a lavorare per la stabilità del Medio Oriente”. Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett.

Hezbollah, intanto, ha annunciato di aver completato, almeno per oggi, la sua risposta all’uccisione del comandante militare del gruppo terroristico Fuad Shukr, lasciando intendere che ulteriori risposte potrebbero arrivare domani, come sottolinea Times of Israel. L’organizzazione libanese, che aveva affermato di aver lanciato più di 320 razzi contro il nord di Israele, sottolinea che i droni esplosivi lanciati dal Libano sono volati verso i loro obiettivi previsti. Nega invece l’azione di Tel Aviv e gli attacchi preventivi di questa mattina nel sud del Libano: le affermazioni di Israele “contraddicono i fatti sul campo e saranno confutate” dal leader del gruppo terroristico Hassan Nasrallah più tardi oggi.


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