Mattarella e i divari da superare in nome della ricerca
Superare i divari per far sì che le cure, che devono essere universali e gratuite, arrivino a tutte: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato ieri alla celebrazione dei Giorni della Ricerca tenutasi al Quirinale. Le parole del Capo dello Stato riflettono la necessità di riaffermare cose che sembravano assodate ma che banali non sono, tuttaltro. “Per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. È nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori”, ha dichiarato Mattarella che ha aggiunto: “L’universalità delle cure e la parità dei diritti sono principi irrinunciabili della Repubblica, come ci prescrive la Costituzione”. Ma quando si parla di ricerca c’è un convitato di pietra. Anzi, ce ne sono migliaia. Sono i giovani ricercatori che sono scappati dall’Italia alla ricerca – ha detto Mattarella – di stabilità e condizioni di vita migliori: “ Sono tanti anche i giovani ricercatori che trovano spazio all’estero e vi rimangono pur desiderando di operare in Italia, e raggiungono livelli di assoluta eccellenza. È interesse nazionale fare in modo che possano conseguirli nel nostro Paese. Occorre far crescere -nelle istituzioni e nella società- la consapevolezza che le risorse investite in ricerca tornano moltiplicate”.
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