Ambiente

Mattarella e i Capi di Stato: “Urgente fermare la crisi climatica”

di Martina Melli -


“Non c’è più tempo da perdere”, queste le parole del nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che insieme ai capi di Stato di Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia, ha rivolto un appello all’Unione Europea, agli altri paesi del Mediterraneo e alla comunità internazionale affinché prendano tutti “iniziative urgenti ed efficaci” per arginare la crisi climatica.

“Come previsto, la crisi climatica è arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di ‘stato di emergenza climatica’”, recita l’appello. “Il Segretario Generale delle Nazioni Unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ‘ebollizione globale’. I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita. Non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica. È dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno”.

Il mese di luglio 2023, è stato il più caldo mai registrato e la giornata del 6 luglio la più calda della storia. Inoltre, ieri, 2 agosto, è stato “l’overshoot day”, il giorno in cui abbiamo finito le risorse annuali della terra: consumiamo più di un pianeta e mezzo l’anno. Gli esperti addirittura avvertono che entro il 2030 ci serveranno due pianeti per sopravvivere ai nostri stessi consumi.


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