Economia

Manovra, oggi parte l’iter al Senato: si punta all’ok già domani

di Cristiana Flaminio -


Archiviate le feste di Natale, il Senato torna al lavoro per l’approvazione della Manovra. Dopo l’ok alla Camera, l’altro ramo del Parlamento darà il via, oggi, all’iter che dovrebbe portare con ogni probabilità e senza intoppi al voto già nella giornata di domani che chiuderebbe, con largo anticipo sulla scadenza del 31 dicembre, il cammino del documento di bilancio.

Il primo appuntamento sarà stamattina alle 11 quando si riunirà la Commissione Bilancio. Tre ore dopo, alle 14, è previsto l’arrivo del testo nell’aula di Palazzo Madama. Gli emendamenti presentati dalle opposizioni sarebbero circa 800. Ma che potrebbero finire dribblati dai tempi contingentati e che potrebbe, dopo un solo giorno di discussioni, portare al voto (di fiducia) sulla manovra non oltre le ore 14 di domani.

Ed è proprio la questione dei tempi a scontentare le minoranze. Che fanno partire un fuoco di fila contro il governo accusato di voler “commissariare la democrazia” e, sostanzialmente, di inibire e mortificare il dibattito parlamentare. Dall’altra parte della barricata, invece, si fa appello alla responsabilità e al dovere di velocizzare l’iter della manovra per evitare ogni genere di rischio e, soprattutto, per lanciare un messaggio importante alle istituzioni europee e a quelle internazionali. In un momento in cui importanti partner europei traballano, dalla Francia fino alla stessa Germania, l’Italia si pone in una posizione di affidabilità, tranquillità e rispetto delle scadenze e degli obblighi che discendono dalla Ue.

La manovra che oggi inizia il suo cammino spedito al Senato è sull’ordine dei trenta miliardi. E, come ha riferito il sottosegretario al Mef Federico Freni in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, di questi ben 17 sarebbero destinati al taglio delle tasse, in favore dei lavoratori: “Per una volta guardiamo ai numeri, i lavoratori che da fine gennaio avranno buste paghe più pesanti saranno 14,3 milioni, ben 1,3 milioni in più: altro fanno promesse, noi abbiamo mantenuto gli impegni presi”.


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