Maltempo al Nord, le alluvioni costate in 18 mesi 15 miliardi
Salatissima. La conta dei danni causati dagli eventi atmosferici in pochi mesi è diventata miliardaria ed equivale a una manovra finanziaria. Il maltempo torna a flagellare il Nord, sotto una bufera d’acqua da martedì sera, con l’incubo alluvione che si materializza in diverse zone del Settentrione, che non aveva mai visto un maggio così piovoso. Delle radiose giornate esaltate dalla retorica d’annunziana quest’anno s’è perso traccia. Da Milano al Garda, dove a Sirmione nel Bresciano il lago ha superato gli argini; da Vignola e Savignano sul Panaro nel Modenese dove ci sono molte case isolate al Bolognese, dove a Castello di Serravalle l’acquedotto è collassato; per tornare in Veneto, e ancora una volta nel Vicentino la provincia più colpita con numerosi centri della fascia Pedemontana, come Bassano del Grappa e Schio, alle prese con smottamenti ed esondazioni di torrenti e canali, la situazione ieri è tornata a farsi critica.
Per dare l’idea di quello che succede, nel pomeriggio Matteo Mozzo, sindaco di Marostica, paesone di 14 mila abitanti nel Vicentino famoso per la partita degli scacchi con pezzi viventi, tramite i canali social informa la cittadinanza del centro storico di raggiungere i piani alti. “A causa della possibile esondazione dei corsi d’acqua in corrispondenza dei ponti delle vie Alighieri, Leva e Boscaglie – consiglia -, i residenti sono invitati a raggiungere i piani superiori delle loro case abbandonando i piani interrati e terra”. Di nuovo i bacini di laminazione che montano la guarda idraulica a Vicenza sono stati riempiti con milioni di metri cubi d’acqua scongiurando l’alluvione. “Il peggio dovrebbe essere passato – spiega il sindaco Giacomo Possamai dalla sala della protezione civile osservando il Bacchiglione – certo è che nell’Alto Vicentino le precipitazioni sono anc ora intense”. Non a caso il presidente della Regione, Luca Zaia, è molto preoccupato: “È molto delicata la situazione degli argini e della rete idrica locale in numerosi centri delle province di Verona, Vicenza, Treviso e Padova. Occhi puntati sulle rotte della scorsa settimana, specie su quella di Camposampiero, che e stata riparata in tempi record, ma dev’essere attenzionata”. Nel Veronese nella frazione di Peri, in Val d’Adige, una bomba d’acqua si è abbattuta nel territorio di Dolcè. Le strade si sono trasformate in fiumi per l’esondazione del torrente Ri. L’acqua ha raggiunto la statale 12 che collega Verona a Rovereto ed è stata interrotta la linea ferroviaria del Brennero. “I tecnici della Regione – prosegue il governatore veneto – stanno monitorando allagamenti e tracimazioni specie nelle province di Vicenza e di Verona.
Negli ultimi 18 mesi in Italia si sono registrate le alluvioni dell’Emilia Romagna e della Toscana, del Milanese e in Veneto, soprattutto nel Vicentino, con danni ingentissimi. stimati in quasi 15 miliardi di lire. Come una finanziaria. La Coldiretti ieri ha diramato un comunicato in cui spiega che sono a rischio “le semine nei campi del Nord Italia, dove la nuova perturbazione ha aggravato una situazione già molto complicata con danni alle coltivazioni e alle strutture, peggiorata anche dalle frane”. A preoccupare è la difficoltà, se non in molti casi l’impossibilità, di raggiungere i terreni per eseguire le semine del mais e riso, oltre alle raccolte. “Le situazioni più difficili si registrano in Veneto ed Emilia Romagna, dove si contano i danni alla produzione di grano, soia, ortaggi e vigne”, prosegue la nota di Coldiretti, che punta l’attenzione anche sulla zona di Vignola, celebre per le sue ciliegie. La confederazione aggiunge che “l’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che nella sola agricoltura hanno superato nel 2023 i 6 miliardi di euro”. L’allerta in Veneto è rimasta rossa e soltanto oggi la situazione dovrebbe migliorare. Nel frattempo, il derby Vicenza-Padova di calcio, valevole per i quarti di finali dei playoff di Serie C, è stato rinviato per le avverse condizioni meteo che rendevano difficile lo svolgimento della partita poiché lo stadio Menti è in una zona idraulica critica.
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