Malasanità, 300mila casi. A Roma Umberto I nella bufera dopo l’errore su un tumore
Il Policlinico Umberto I di Roma
Malasanità, se ne parla di meno rispetto agli anni scorsi ma il fenomeno rimane gravissimo e persistente nonostante una sordina agli scandali probabilmente per lo sviluppo del comparto assicurativo specificamente indirizzato alla tutela degli operatori sanitari: solo nel 2023 oltre 300mila i casi in Italia, numeri elevatissimi.
Ora, alle cronache il caso gravissimo accaduto a Roma: nel Policlinico Umberto I sarebbero stati scambiati gli accertamenti clinici relativi alle biopsie di due uomini, uno malato e uno sano. Quest’ultimo, un 35enne al quale era arrivata inaspettata la diagnosi di un tumore maligno, sarebbe stato sottoposto ad un intervento durante il quale gli è stata rimossa la mandibola. Ne dà notizia il Corriere della Sera raccontando le traversie dell’uomo che peraltro, al termine dell’intervento, èè stato pure colpito da paresi facciale.
una vicenda finita, dopo questo scandalo denunciato a carico di una rinomata struttura ospedaliera che vanta pure riconoscimenti dell’Agenas, all’attenzione della magistratura romana che, con un’indagine guidata dalla pm Eleonora Fini, procede sull’ipotesi di lesioni gravi.
Lo scambio di vetrini nella clinica odontoiatrica del Policlinico, l’istituto Eastman, dopo che il paziente nel maggio scorso apprendeva l’infausta diagnosi che gli attribuiva un gravissimo osteosarcoma maligno e riceveva il suggerimento dell’asportazione della mandibola e di 9 cicli di chemioterapia. Nel luglio successivo l’operazione, l’impianto di una placca al posto della mandibola asportata e l’inizio delle sue sofferenze, a partire da una paresi. Nel mese di settembre, un nuovo esame istologico sull’osso rimosso che risultava negativo. Da lì un tourbillon di visite e consulenze altalenanti nell’ospedale Regina Elena, all’Università Cattolica e ancora al policlinico Umberto I fino ad accertare definitivamente di non aver avuto mai un tumore.
Le cronache di questo ultimo episodio di malasanità non raccontano quale sia stata, dal maggio del 2024, la sorte dell’altro paziente, evidentemente rassicurato mentre invece era lui quello affetto dal cancro.
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