Attualità

Magnitudo: a Roma la protesta “da destra” contro la gestione migranti

di Angelo Vitale -


Magnitudo, un movimento che si definisce identitario da anni attivo nella Capitale, “vista l’emergenza sbarchi senza precedenti”, ha tappezzato il centro di Roma di manifesti di protesta, denunciando l’inefficace gestione del fenomeno a tutti i livelli.

“Nel solo 2023 si contano centinaia di migliaia di arrivi di immigrati nei centri d’accoglienza italiani, i quali non riescono ad assorbire un tale numero di esseri umani. L’Unione Europea, che avrebbe dovuto da anni – scrivono in una nota gli attivisti di Magnitudo che qualche anno fa si erano segnalati per la protesta contro un immobile occupato da famiglie svantaggiate e nel giugno 2020 anche incontrati dall’allora presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte– trovare una soluzione unitaria alla crisi migratoria, appare sempre più divisa con un Presidente di Commissione Europea, von der Leyen, totalmente disinteressato all’emergenza umanitaria in corso fuori e dentro i nostri confini. Il Presidente francese – Macron – così empio di parole vuote sulla necessità di un’Europa unita e sovrana, ha ben pensato di schierare l’esercito e la ‘gendarmerie’ al confine di Ventimiglia e sulle Alpi, anziché cogliere l’occasione per mostrare solidarietà ed avviare un vero processo di cambiamento nel sistema di spartizione degli extracomunitari”.

E ancora. “In Italia, invece, le promesse da campagna elettorale di Giorgia Meloni sono state inesorabilmente disattese e smentite dai fatti. Quello dell’immigrazione clandestina è un problema complesso che non può risolversi a furia di slogan populisti. Questo esecutivo si è dimostrato totalmente impreparato su uno dei temi cardine del suo programma politico, per il quale era stato votato dalla maggioranza degli elettori. Le cause della nostra crisi sono da imputarsi non solo a carestie, disastri naturali e cambiamenti climatici, ma soprattutto alle guerre ed alle instabilità fomentate dagli egoismi geopolitici occidentali per accaparrarsi e sfruttare le enormi risorse del continente africano. L’immigrazione illegale ed incontrollata giova soprattutto alle consorterie delinquenziali che, sfruttando la disperazione di milioni di africani, li hanno trasformati nei nuovi schiavi di questo millennio. Infatti, arrivando senza alcun tipo di controllo e nella povertà assoluta, sono costretti o alla criminalità o allo sfruttamento lavorativo”.

“Le soluzioni per limitare l’emergenza esistono, ma richiedono grande coraggio ed una forte presa di coscienza europea. È necessario intervenire direttamente in Africa con un piano congiunto di tutti i paesi membri dell’Ue – si legge nella nota del movimento Magnitudo – con grandi finanziamenti economici destinati oltre alla costruzione di infrastrutture anche alla formazione in loco di studiosi e lavoratori. Attuare piani funzionali – in accordo con i Paesi di provenienza – per i rimpatri di chi non ha diritto d’asilo, e concretizzare dure politiche di contrasto agli scafisti. Non solo, i centri di accoglienza italiani sono tutt’altro che preparati ad una simile situazione, l’Europa ha l’obbligo morale di finanziarne il restauro, l’ampliamento e la costruzione di nuove strutture; da luoghi di prigionia questi potrebbero diventare luoghi di formazione e studio per chi nel proprio Paese non ha avuto le opportunità necessarie. Appare inoltre naturale – ma non scontato – evidenziare la necessità di non interferire con la stabilità di queste terre, martoriate anche dalle nostre azioni”.

 


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