Editoriale

Ma attenti all’asterisco

di Tommaso Cerno -


S’è detto ieri in redazione, quando si è scelta la “Person of the Year” come da tradizione Time, ed è uscita ’sta specie di Soumahoragnez, un po’ Soumahoro un po’ Ferragnez, di fare attenzione agli asterischi. Guai a sbagliarsi fra maschi e femmine, che la sinistra si arrabbia. Quel che importa è se sei il o la presidente, mica se fai quel che dici.

Per cui dirò subito che… uno: non mi scandalizzo. Due: non mi stupisco. Tre: non me ne importa. La cosa che mi interessa è che finisca finalmente l’era della doppia morale. Lo scrive uno che di cazzate ne fa, e pure tante. Che bello sarebbe dirselo. Quanta strada avremmo fatto a sinistra se invece che erigere totem e miti da sfruttare mediaticamente, per poi fare finta di non saperne nulla quando inciampano o cadono, ci guardassimo negli occhi per dirci che non abbiamo nessuna superiorità etica rispetto alla destra. La sinistra ha una diversa visione del mondo e tale visione la portano addosso uomini e donne (scusate, donne e uomini) che a volte sono gente super e a volte no. Per cui il Pandoro e l’Uovo di Pasqua di Chiara Ferragni che si dimentica di devolvere i soldi ai bambini, oppure non lo sapeva, oppure aveva letto male, oppure non so, è qualcosa di assolutamente normale. Lei è una donna scaltra e intelligente che ha fatto un pacco di soldi facendo il guru sul Web. Non si capisce perché dovremmo aspettarci Madre Teresa invece che il personaggio (piaccia o non piaccia) che abbiamo sempre visto. Idem per Aboubakar Soumahoro.

Ma davvero pensavate che esistesse un sindacalista con gli stivali infangati che finisce sulle copertine dei più prestigiosi settimanali della sinistra e diventa parte integrante del Pantheon di intellettuali progressisti che di mestiere fanno i talent scout per i futuri presidenti della Repubblica che non fosse un meccanismo di un sistema? Quelli con gli stivali sporchi di fango vero non entrano in Parlamento con il pugno alzato, così come quando ci sono entrato io non ero un pirla qualunque che scriveva sui giornali ma il condirettore della Repubblica che aveva fatto la cazzata di voler provare il Palazzo. Dopo avere scritto per anni che era un posto terribile. Per andare a capirlo di persona. Dio mi perdonerà. O la Madonna almeno. Per non cadere nell’equivoco dei generi che tanto sta a cuore invece alla sinistra.

C’è una ragione politica per cui dico questo. Perché se il Pd di Elly Schlein contesta a Giorgia Meloni do predicare una cosa e farne un’altra deve capire che, finché non cancella le prove della propria doppia morale, le sue critiche al presidente del Consiglio e al suo governo lasciano il tempo che trovano. Quindi non ne faccio una questione di etica, ma di opportunità. E’ utile alla causa della sinistra che gente come Soumahoro non sia in Parlamento ed è utile alla causa della sinistra che Chiara Ferragni e il di lei consorte, proprio perché sono bravi artisti, facciano gli artisti e non vengano celebrati come testimonial politici o intellettuali militanti, perché a Sanremo baciano un uomo in pubblico. Anche perché se questo è il metro con cui si definisce il livello intellettuale di una persona conosco, io per primo, almeno un migliaio di amici che sono più baciatori di lui e più intellettuali di lui. E invece la sinistra da qualche anno a questa parte fa proprio così. Noleggia come su Uber i suoi “idoli” alla bisogna, dispensando patenti di moralità e modernità a gente che poi, facendo altro di mestiere, si rivela un flop.


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