Editoriale

L’Ue è a un bivio, noi stiamo con Mattarella e Meloni

di Adolfo Spezzaferro -


Ha ragione Mattarella quando ricorda che bisogna fare presto nel posizionare l’Ue in questa epoca segnata da “profonde trasformazioni geopolitiche, tecnologiche, strategiche, che confermano la necessità di prontezza, di professionalità, di costante impegno per garantire sicurezza all’Italia, difesa della pace e stabilità internazionale”. Ha ragione la Meloni quando a Parigi chiede di coinvolgere gli Stati Uniti nel prossimo vertice del duo Macron-Starmer. Sbagliano invece tutti coloro che ritengono che la via per la pace sia quella della guerra a oltranza in Ucraina, del sostegno incondizionato a Zelensky. Perché l’Ue non può mettersi in mezzo e ostacolare i negoziati Usa-Russia. Le decisioni “non più rinviabili” di cui parla il capo dello Stato devono puntare al cessate il fuoco nel Donbass e non a schierare truppe europee contro la Russia. Non si deve minacciare la guerra o seminare il panico con il kit di sopravvivenza (che cosa ridicola) per giustificare 800 miliardi da spendere per la difesa. Non funziona così ed è inutilmente pericoloso.


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