Cultura & Spettacolo

Ludovica Cutuli: “Grazie a Chiambretti sono una donna sull’orlo di una crisi di nervi”

di Nicola Santini -


Ogni martedì in prima serata su Rai3 la stiamo vedendo nel cast di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, il programma che ha segnato il ritorno di Piero Chiambretti nella TV di Stato. Ludovica Cutuli, poliedrica attrice, racconta a L’Identità questa sua nuova avventura professionale, dopo aver raccolto numerose soddisfazioni a livello internazionale anche dietro le quinte.
Ludovica, come nasce questo tuo nuovo impegno televisivo?
Da un’illuminazione, quella di Chiambretti. Durante un evento a cui ero stata invitata ho avuto la possibilità di interloquire con lui che, dopo una serie di scambi di battute, rimase colpito del fatto che oltre alle mie prime esperienze nel Cinema e nello spettacolo, avessi anche una laurea in economia. Ricordo perfettamente che si illuminò e mi disse: “L’economista, sì tu potresti essere l’economista nel mio prossimo programma televisivo. I miei sono programmi di infotainment, in cui si mescola l’entertainment della televisione italiana con una bella dose di informazione ed a noi manca questa figura”. L’immagine era ben chiara: presentarmi come la figura della GenZ, la ragazza che con il suo bagaglio di sapere offre un’altra prospettiva al programma, quella economica. Da quel momento iniziò l’avventura: per fare i provini, mi sono reinventata anche scrittrice ed autrice dei miei stessi testi, cioè riflessioni ed analisi tecniche sugli andamenti economici e finanziari di particolari avvenimenti d’interesse pubblico. I testi sono piaciuti tanto in redazione quindi li ho poi successivamente riadattati ai tempi ed ai linguaggi del programma. Mi chiamarono dunque per le prove generali e fui presa. Il segreto era “semplicemente” essere me stessa.
Piero Chiambretti, visto da vicino, com’è?

Da vicino è come lo guardi da lontano perché è sempre lui , uguale a sé stesso , trasparente , sagace e brillante.
Cosa ti ha spinto a intraprendere questo tipo di percorso professionale?
Non c’è stato un momento decisivo che mi ha spinto ad intraprendere questa strada, non mi sono svegliata un giorno e mi sono detta: “ok voglio fare l’attrice”. Piuttosto, parlerei di un cammino di consapevolezza personale. Sono sempre più convinta che ogni cosa nella nostra vita non succede per caso e che ogni scelta che ho fatto anche inconsapevolmente quando ero più piccola è parte imprescindibile di un’immagine che, giorno dopo giorno, ho più nitida nella mia mente. Riflettendoci su infatti, ho sempre messo passione, amore, bellezza, arte nella mia vita, in ogni cosa facessi, per renderla una vera e propria “Opera d’arte”. Le scelte che ho fatto mi hanno fatto esplorare un mondo che mi ha totalmente affascinato, quello del Cinema, che mi permette di entrare di un’altra dimensione, in cui il tempo e lo spazio prendono altre forme.
Quale vorresti fosse il tuo prossimo step lavorativo?
Continuerò ad esplorare questa realtà, quella del Cinema, dello spettacolo e della moda, quindi a vivere quante più esperienze professionali possibili per mettermi alla prova, e quindi anche conoscermi interiormente.


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