Attualità

L’Ucraina sequestra un cargo che trasportava illegalmente il grano per conto della Russia

di Angelo Vitale -

Il cargo Usko Mfu sequestrato


Le autorità di Kiev hanno sequestrato una nave cargo nel porto di Reni, sulla riva sinistra del Danubio nella regione di Odessa, nel sud dell’Ucraina, accusata di trasportare illegalmente grano e altri prodotti agricoli attraverso i porti chiusi della Crimea occupata dalla Russia. E’ la nave Usko Mfu, battente bandiera camerunense, come precisa l’Ukrainska Pravda. Il capitano della nave, un cittadino azero, è sospettato di aver violato la procedura di ingresso e uscita dal territorio temporaneamente occupato dell’Ucraina. Le autorità di Kiev stanno valutando se trasferire l’imbarcazione sequestrata sotto la gestione del Fondo di proprietà statale dell’Ucraina, muovendola dall’infrastruttura che nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2023, durante l’ invasione russa dell’Ucraina e gli attacchi missilistici a livello nazionale, fu attaccata e colpita da droni, porto interno dell’Ucraina sul fiume Danubio che forma il confine dell’Ucraina con la Romania, a mezzo chilometro dalla sponda rumena del Danubio.

“Stiamo proseguendo le nostre indagini, anche sulla possibile esportazione di grano, probabilmente di origine ucraina, dalla Crimea occupata su questa nave”, ha spiegato il procuratore generale ucraino Andrii Kostin. ”Invito la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per contrastare le violazioni delle sanzioni, impedendo al paese aggressore di continuare a ricevere risorse per proseguire la sua guerra criminale” contro l’Ucraina, ha aggiunto.

Gli investigatori ucraini hanno accertato che il cargo ha violato la legislazione ucraina e il diritto marittimo internazionale entrando e uscendo dal porto ucraino chiuso di Sebastopoli. Era carica di oltre tremila tonnellate di prodotti agricoli destinati a un’azienda turca e, prima di entrare nel porto di Sebastopoli, aveva disattivato il sistema di identificazione automatica a bordo per nascondere le sue attività illegali, in flagrante violazione dei requisiti di sicurezza marittima, spiega l’Ukrainska Pravda.

Dopo aver scaricato il carico, la nave era ripartita per Istanbul alla fine del maggio scorso, sempre con il sistema identificativo disattivato. Il 2 luglio, dopo aver riattivato il sistema identificato, la nave è poi entrata in un porto della Moldova. da lì, è entrata nel radar delle autorità ucraine fino al sequestro.


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