Politica

“Lotito sionista”, anche il presidente della Lazio nelle “liste” del Nuovo Pci

di Cristiana Flaminio -

CLAUDIO LOTITO SENATORE FORZA ITALIA


“Lotito sionista”. No, non è un altro coro becero da stadio. C’è un nome che uno non si aspetterebbe nella lunga lista dei “sionisti” redatta dal sedicente Nuovo Partito Comunista italiano che ha fatto infiammare, e non poco, la polemica di quest’ultimo fine settimana: tra giornalisti, avvocati e finanzieri spunta anche il patron della Lazio, nonché senatore di Forza Italia, Claudio Lotito. Il nome dell’imprenditore e politico compare nel lungo documento apparso in rete, e citato qua e là da numerosi giornali non soltanto online. Sono decine le aziende citate, dalla compagnia di bandiera israeliana fino alle aziende di cosmetici, dagli studi legali fino alle agenzie immobiliari. C’è un po’ di tutto e chiaramente il “paragrafo” più folto è quello dedicato ai giornalisti e media. Ce ne sono a decine. L’elenco si apre con l’Ingegner Carlo De Benedetti, che apre l’elenco, e prosegue con decine di firme in stridente contrasto anche ideologico tra loro. Un modo per mettere insieme Magdi Allam, Paolo Del Debbio e Daniele Capezzone con David Parenzo, Enrico Mentana, Aldo Cazzullo. Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Sul caso è intervenuta, tra gli altri, anche la Federazione nazionale della Stampa italiana che ha parlato di “estate dei complotti, da destra e da sinistra” e s’è auspicata che “passato il caldo, si possa parlare di informazione in maniera più seria”. La politica, chiaramente, s’è lanciata in una polemica veemente e, tra gli altri, è intervenuto il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano che ha espresso “sdegno e ferma condanna per la pubblicazione di una vera e propria lista di proscrizione da parte di una formazione politica denominata Nuovo Partito Comunista Italiano, un documento inquietante e farneticante che riporta alla mente pagine buie della storia”. Lotito, dunque, sarebbe “sionista”. Insieme a decine e decine di altri imprenditori, giornalisti e professionisti.

Lotito non appare nel paragrafo dedicato alle imprese, dove invece ci sono John Elkann e Franco Bernabé. Compare, invece, nel ben più striminzito paragrafo dedicato agli “esponenti di partiti politici delle Larghe Intese o rappresentanti di fondazioni ed enti pubblici o associazioni attivi nel sostegno alle iniziative dello Stato sionista d’Israele”. Il presidente della Lazio si ritrova in compagnia, tra gli altri, di Marco Taradash, dell’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, di Ester Mieli e Riccardo Pacifici.


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