Il derby di Lotito: “La Roma? Dovevano già essere falliti”
Alla Roma “dovevano essere già falliti”: quattro parole bastano, al presidente della Lazio Claudio Lotito, per azzannare gli eterni rivali della Roma e guadagnarsi le prime pagine di tutti i giornali. Con Lotito, lo scontro è garantito. Persino là dove il calcio non dovrebbe essere il primo argomento di discussione. Ma al congresso di un partito che si chiama come un coro da stadio, Forza Italia, e che (anche) sugli scintillanti successi calcistici del Milan, il pallone ha cittadinanza. Eccome.
Claudio Lotito lo sa e, intercettato dall’Adn Kronos, si lancia in una incursione totale sui conti dei giallorossi. Quattro parole bastano a Lotito per attaccare la Roma: “Dovevano essere già falliti”. Musica per le orecchie dei tifosi laziali, delusi dalla sconfitta patita contro l’Inter in Supercoppa tra i pochi intimi di Riyad. Stridore, unghie sulla lavagna, invece, per i romanisti che hanno invaso i social di attacchi, repliche, accuse, veleni e controsfottò. A dargli l’assist per la polemica, incredibilmente, è stato un noto cuore giallorosso, anche lui forzista, come Maurizio Gasparri: “Secondo me stanno vendendo”, ha sibilato riferendosi ai Friedkin, attuali proprietari dell’As Roma. Un assist che un bomber di polemiche come Lotito non poteva lasciarsi scappare: “Mica mettono i soldi. Non trasformano i soldi in capitale…”. E via ad almanaccare sui dati di bilancio, in rosso fisso, dei rivali: -436,4 milioni. A voler essere cattivi, almeno quanto il presidente laziale, verrebbe da chiedersi allora cosa potrebbe accadere se l’Inter, il cui passivo è molto più grave di quello romanista, dovesse vincere lo scudetto.
Almeno una cosa buona, ai Friedkin, Lotito l’ha riconosciuta. E cioè quella di scegliere Daniele De Rossi in panchina per il dopo Mou. Il portoghese, amatissimo dal popolo giallorosso, ha lasciato un vuoto che, invece di lasciar riempire di delusione e polemiche, i dirigenti romanisti hanno voluto colmare con il senso d’appartenenza di una bandiera assoluta: “De Rossi è stata una scelta intelligente, ha ricompattato. Serve per la curva, non per la squadra”, riconosce Lotito.
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