Esteri

L’operazione di Israele in Cisgiordania può far saltare la tregua con Hamas a Gaza

di Ernesto Ferrante -


L’avvio dell’operazione “Muro di ferro” lanciata dall’esercito israeliano a Jenin, in Cisgiordania, rischia di far vacillare la fragile tregua raggiunta a Gaza. In un’intervista all’AFP il governatore di Jenin, Kamal Abu al-Rub, ha descritto quello che sta accadendo: “La situazione è molto difficile, l’esercito di occupazione ha spianato tutte le strade che portano al campo di Jenin e all’ospedale governativo. Ci sono sparatorie ed esplosioni”. Secondo il governatore, le forze israeliane hanno arrestato circa 20 persone provenienti da villaggi vicini.

“Le forze di sicurezza israeliane hanno colpito oltre 10 terroristi” hanno annunciato l’Idf e l’Isa in un comunicato congiunto pubblicato su Telegram. “Inoltre, sono stati condotti attacchi aerei sui siti delle infrastrutture terroristiche e sono stati smantellati numerosi esplosivi piazzati dai terroristi sulle strade – si legge ancora nella la nota -. Le forze di sicurezza israeliane stanno continuando l’operazione”.

I responsabili del Mossad e del servizio di sicurezza Shin Bet hanno raggiunto un accordo con il capo dell’intelligence egiziana affinché il valico di Rafah con la Striscia di Gaza venga supervisionato dall’Autorità Nazionale Palestinese (Anp).

A riportarlo è il quotidiano Asharq Al-Awsat citando una fonte della sala operativa allestita al Cairo, istituita la scorsa settimana per garantire che il cessate il fuoco non venga ostacolato da alcun tipo di violazione e assicurarne l’attuazione. Ne fanno parte membri provenienti da Israele, dall’Autorità Nazionale Palestinese, dal Qatar e dagli Stati Uniti.

Il capo dello Shin Bet Ronen Bar e quello del Mossad David Barnea hanno discusso con il loro omologo egiziano, il generale Hassan Mahmoud Rashad, delle disposizioni di sicurezza per la gestione del passaggio. I tre hanno concordato che l’Autorità Nazionale Palestinese, con il coinvolgimento delle Nazioni Unite e di altre forze internazionali, spetta il compito di monitorare le operazioni.

Gli Houthi nello Yemen hanno proceduto a rimettere in libertà l’equipaggio della nave Galaxy Leader, detenuto da 14 mesi, in seguito all’avvio della tregua nel conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas nell’enclave palestinese. La notizia è stata diffusa dal gruppo.

Il consiglio supremo degli Houthi “ha annunciato la liberazione dell’equipaggio della Galaxy Leader, arrestato il 19 novembre 2023 durante la campagna di solidarietà con Gaza”, ha affermato l’agenzia di stampa dei ribelli yemeniti Saba.

Tutto è avvenuto “in coordinamento con Hamas” e con l’aiuto dello stato del golfo dell’Oman. La Galaxy Leader, battente bandiera delle Bahamas e di proprietà britannica, è gestita da una società giapponese ma ha legami con l’imprenditore israeliano Abraham “Rami” Ungar.

I miliziani hanno poi messo a disposizione l’imbarcazione come attrazione per i turisti yemeniti che erano stati invitati a visitarla mentre inalberava bandiere yemenite e palestinesi al largo della provincia di Hodeida.

Pareri discordanti sulla tenuta dell’intesa tra Israele e Hamas. Il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan ha detto di nutrire “speranze” sulla possibilità che regga. “È responsabilità di tutti nella regione mantenerlo in vigore”, ha poi tenuto a sottolineare il ministro.

L’Arabia Saudita auspica che serva per porre fine “alla brutale guerra israeliana” e ad affrontare la causa principale del conflitto, consentendo al popolo palestinese di fondare il Stato indipendente sui confini del 1967.

Di parere diverso è il ministro israeliano per la Cooperazione regionale David Amsalem. Ai microfoni di Army Radio, ha messo le mani avanti, dichiarando che “la seconda fase dell’accordo” di cessate il fuoco tra Israele e Hamas “non avverrà”. “Lo so, e lo sanno tutti. Non avverrà perché Hamas non accetterà di disarmare e smilitarizzare la Striscia di Gaza”, ha precisato Amsalem. “Israele, ha concluso, riprenderà la guerra in modo deciso dopo il completamento della prima fase dell’accordo e non procederà alla seconda”.


Torna alle notizie in home