L’Onu approva la tregua a Gaza, gli Usa si astengono, l’ira di Tel Aviv
Nonostante l’astensione degli Usa, l’Onu ha approvato la risoluzione sull’immediato cessate il fuoco a Gaza per il resto del mese del Ramadan, il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi e “l’urgente necessità di espandere il flusso” di aiuti nella Striscia. Per la prima volta dall’attacco del 7 ottobre, il Consiglio ha votato la tregua immediata. La risoluzione è stata scritta dai 10 membri eletti del Consiglio e proposta alla Camera dal rappresentante del Mozambico. La Russia ha tentato di modificare il testo ripristinando una bozza precedente che includeva la parola “permanente”, ma ciò non è stato possibile.
14 i membri del Consiglio di sicurezza Onu che hanno votato a favore; gli Usa, invece di porre il veto come in precedenti occasioni, si sono astenuti. Immediata la reazione di Netanyahu che ha annullato la delegazione israeliana alla Casa Bianca. Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, in un post sui social ha chiesto espressamente l’attuazione della risoluzione: “Il Consiglio ha approvato una risoluzione tanto attesa su Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Questa risoluzione deve essere attuata. Il fallimento sarebbe imperdonabile”. L’astensione americana segna una spaccatura con il governo israeliano, riflettendo la crescente frustrazione di Washington per l’insistenza del primo ministro affinché le forze israeliane attacchino Rafah via terra, e per il continuo ostacolo alle consegne di aiuti umanitari.
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