Attualità

“Lo Squalo” di Peter Benchley compie 50 anni

di Gianluca Pascutti -


Cinquant’anni fa, nel 1974, il mondo della letteratura e della cultura popolare veniva scosso dall’uscita di un romanzo che avrebbe ridefinito il genere del thriller e dell’horror: “Lo Squalo” di Peter Benchley. Con la sua pubblicazione, lo scrittore non solo ha regalato al pubblico un’esperienza di lettura avvincente e angosciante, ma ha anche creato un fenomeno culturale che perdura ancora oggi. Lo Squalo racconta la storia della cittadina balneare di Amity, minacciata da un gigantesco squalo bianco che inizia a mietere vittime tra i bagnanti creando non pochi problemi durante la stagione turistica, mesi fondamentali per l’economia del paese. La trama segue il capo della polizia locale, Martin Brody, il biologo marino Matt Hooper e il cacciatore di squali Quint mentre cercano di fermare la creatura assassina. Benchley, con il suo stile narrativo incisivo e la sua capacità di costruire tensione, crea un’atmosfera di paura palpabile che cattura i lettori dalla prima all’ultima pagina.

Negli anni ’70, l’America stava attraversando un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali. L’ansia e l’incertezza erano sentimenti diffusi, e Benchley seppe sfruttare abilmente questi stati d’animo, incanalandoli in una storia che parla delle paure più profonde e primordiali degli esseri umani. Lo Squalo divenne rapidamente un bestseller, toccando corde sensibili nei lettori, sfruttando l’ingiustificato ma comprensibile terrore verso gli squali che, fino a quel momento, erano creature relativamente poco conosciute e ancor meno comprese. L’uscita del film “Lo Squalo” nel 1975, diretto da Steven Spielberg, amplificò ulteriormente l’impatto del romanzo. Spielberg trasformò la storia di Benchley in uno dei più grandi successi cinematografici di tutti i tempi, dando vita al concetto di blockbuster estivo. Il film non solo introdusse tecniche innovative di regia ed effetti speciali, ma stabilì anche nuovi standard per il genere thriller. La colonna sonora iconica di John Williams, con il suo tema minaccioso, è ancora oggi immediatamente riconoscibile e continua a evocare sensazioni di angoscia. Cinquant’anni dopo la sua pubblicazione, “Lo Squalo” rimane una pietra miliare nella letteratura e nel cinema. Il romanzo ha influenzato innumerevoli opere successive, da libri a film, fino a serie televisive. La paura degli squali, alimentata dal libro e dal film, ha portato un aumento della consapevolezza e della ricerca su queste affascinanti creature marine, ma ha anche contribuito a diffondere stereotipi negativi che hanno avuto conseguenze ambientali significative. Proprio per questo motivo Peter Benchley divenne un fervente sostenitore della conservazione marina. Riconoscendo l’impatto che la sua opera aveva avuto sulla percezione pubblica degli squali si dedicò a promuovere una maggiore comprensione e protezione di questi animali. Scrisse diversi libri e articoli sull’importanza degli squali per l’ecosistema marino e collaborò con organizzazioni ambientaliste per sensibilizzare l’opinione pubblica.


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