LO SGUARDO ARCHITETTONICO – Glenn Murcutt, l’armonia con il mondo naturale
di PIERLUIGI LUBRANO – Glenn Murcutt è uno degli architetti più rispettati e innovativi dell’Australia, noto per il suo approccio unico e sostenibile all’architettura. Nato il 25 luglio 1936 a Londra, Murcutt si trasferì in Australia durante l’infanzia, dove sviluppò una profonda connessione con il paesaggio naturale australiano, che avrebbe poi influenzato profondamente il suo lavoro. Murcutt si laureò in architettura presso l’Università di Sydney nel 1961 e iniziò la sua carriera professionale in un periodo in cui l’architettura australiana era dominata dallo stile internazionale.
Tuttavia, Murcutt si distinse rapidamente per il suo rifiuto di seguire tendenze effimere, preferendo invece un’architettura che rispondesse in modo autentico al clima, alla topografia e alla cultura del luogo. Il suo mantra “touch the earth lightly” riassume perfettamente la sua filosofia progettuale. Una delle caratteristiche distintive del lavoro dell’architetto è l’uso magistrale della luce naturale e della ventilazione per creare edifici che sono non solo esteticamente belli, ma anche estremamente funzionali ed efficienti dal punto di vista energetico. Le sue strutture, spesso caratterizzate da tetti a falda, ampie vetrate e materiali locali, sono progettate per integrarsi armoniosamente con l’ambiente circostante, minimizzando l’impatto ecologico. Un esempio emblematico del suo approccio è la Marie Short House (1974-75), nel Nuovo Galles del Sud. La casa è sollevata da terra su pilastri, permettendo alla vegetazione di crescere sotto di essa e migliorando la circolazione dell’aria. Le ampie finestre e le pareti mobili consentono di regolare facilmente la temperatura interna, sfruttando le brezze naturali per raffrescare gli ambienti. Glenn Murcutt nel 2002, ha ricevuto il prestigioso Pritzker Prize per la sua capacità di creare edifici “tanto poetici quanto pratici”.
In conclusione, Glenn è una figura iconica nel mondo dell’architettura, un pioniere che ha dimostrato come l’architettura possa essere sia innovativa che rispettosa. La sua opera è un invito a riconsiderare il nostro rapporto con il paesaggio e a progettare edifici che siano in armonia con il mondo naturale, un messaggio di grande rilevanza in un’epoca di preoccupazione per i cambiamenti climatici e la sostenibilità.
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