Esteri

L’Iran minaccia di attaccare Haifa

di Angelo Vitale -

Ali Fadavi


L’Iran minaccia di attaccare Haifa. Ali Fadavi, il vice comandante del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, si è unito alle minacce del regime per un’offensiva contro Israele, nominando come obiettivo la città di Haifa, terza per importanza nello Stato di Israele, secondo scalo marittimo del Paese, quartier generale di importanti gruppi industriali.

Anche se ha affermato che la decisione non spetta a lui, la minaccia di Fadavi, per il ruolo che ricopre, è significativa. Le decisioni sulle azioni da esercitare nei confronti di Israele in seguito alla dichiarazione di guerra di Hamas contro Israele il 7 ottobre, costituiscono un ulteriore avvertimento circa il pericolo cui sono esposti tutti i civili in Israele.

“Alcuni considerano un attacco missilistico diretto su Haifa la linea d’azione più pratica. Svolgeremo questo compito senza esitazione se sarà necessario e richiesto”, ha detto Fadavi. “Tuttavia, non sono io a determinare l’incarico”.

Le sue parole, durante un raduno di studenti che sostengono Gaza presso la moschea dell’Università di Teheran, ritornando sulle sue opinioni già espresse nella settimana scorsa quando ha anche minacciato “un’altra ondata d’urto” se Israele non porrà fine alle “atrocità” a Gaza, riferendosi al bombardamento degli attacchi aerei israeliani che si abbattono sulla città.

Dopo l’assalto a sorpresa di Hamas contro Israele, che ha visto oltre 1.400 civili massacrati dai terroristi di Hamas, oltre a centinaia di altri soldati, le minacce dell’Iran non hanno finora raggiunto un piano d’azione chiaro e dettagliato, anche se l’Iran minaccia Istraele sempre più ricorrentemente. Tuttavia, il comandante ad interim del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ha lanciato un avvertimento molto diretto sulle terre israeliane, minacciando di attivare i suoi delegati non solo ai confini di Israele, ma fino allo Yemen. Pochi giorni fa, ad opera degli Stati Uniti, l’intercettazione di missili Houthi provenienti dallo Yemen diretti in Israele: la dimostrazione di una rete iraniana è in piena allerta.


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