Esteri

L’INTERVISTA – Petrocelli: “Usa e Cina tornano a dialogare, ma l’Italia è fuori dalla Via della Seta. Così ultima ruota del carro”

di Edoardo Sirignano -

VITO PETROCELLI POLITICO


“Usa e Cina tornano a dialogare, ma l’Italia è fuori dalla Via della Seta per un diktat americano. Così ultima ruota del carro”. A dirlo Vito Rosario Petrocelli, presidente dell’Istituto Italia Brics e già presidente della Commissione Esteri del Senato.

Superato l’incidente del pallone?

L’ultimo incontro ha una doppia funzione. La prima è la cooperazione economica tra i Paesi sulle due sponde del Pacifico, mentre la seconda è un faccia a faccia tra Biden e Xi Jinping. Qui saranno affrontati i temi scottanti dell’agenda politica, dalla Palestina all’Ucraina. Per i cinesi, il vertice, poi, ha una rilevanza simbolica. San Francisco ospita la più grande comunità cinese in America. Questa città è stata la prima tappa del viaggio di Xi negli Usa, avvenuto nel lontano 1985.

La controversia su Taiwan sarà superata?

Nessuna questione dell’agenda internazionale troverà una soluzione, ma sarà riaperto almeno il dialogo.

Riaprire le comunicazioni militari può essere un punto di partenza?

Le due parti hanno delle priorità. Quella americana è che la Cina e i Brics comincino a comprare debito americano. Per tutto il 2023 i cinesi lo hanno venduto e questo ha fatto molto male all’economia statunitense, sempre sull’orlo dell’esercizio provvisorio di bilancio o del collasso economico finanziario. Dall’altra parte, invece, viene chiesto un rallentamento della morsa delle sanzioni rispetto alle principali aziende del settore tecnologico e militare, Huawei su tutte. Se si trova un accordo a riguardo, il dialogo riprende. Altrimenti si farà un discorso d’intenti, che però non troverà un’applicazione pratica.

Per quanto riguarda l’Ucraina, la Cina può ancora mediare?

La Cina ha dalla sua il fatto che ha portato a riparlarsi sauditi e iraniani, popoli in conflitto perenne. Diverso, però, il caso Ucraina. Considerando che Pechino è partner privilegiato di Mosca, non ci sarà un intervento diretto oltre il famoso piano di pace presentato da Pechino. I cinesi, intanto, fanno leva su due concetti. Il primo è costruire un futuro condiviso per l’umanità. A Pechino sanno bene che non si può progredire da soli. Il secondo è che ogni passaggio deve essere fatto con un mutuo beneficio, non solo economico, ma anche di altro tipo. Tutto ciò, però, è il contrario di quanto gli Usa hanno imposto nel globo.

Perché?

Gli Stati Uniti dialogano quando decidono e impongono agli alleati, il famoso Washington consensus.

Se cambieranno i rapporti tra le due grandi potenze, si potrà riaprire uno spiraglio per la famosa Via della Seta?

Gli statunitensi, dal 2019, ci hanno chiesto di uscire da quell’accordo. Questi, pur individuando la Cina come un avversario sistemico, ci vogliono parlare a tutti i costi per risolvere i loro problemi finanziari. Poco contano i problemi degli alleati, come appunto la Via della Seta.

La buona notizia è che non ci sarà una nuova guerra fredda…

Sembrerebbe proprio di no. Non ci sono più due blocchi come durante la guerra fredda. Ci sono, invece, diverse alleanze multilaterali sparse per il pianeta.

Incidente da risolvere è quello del Fentanyl, droga che porta morte tra le nuove generazioni occidentali…

Questo tema è come quello delle accuse reciproche sul Covid. Gli americani incolparono subito i cinesi, mentre questi dissero che il virus era sfuggito da un laboratorio statunitense. Non sarà, comunque, una priorità nei rapporti.

Possiamo dire che quell’America, che fino a ieri decideva da sola, oggi non può più permetterselo?

Gli Usa hanno sempre influenzato la vita degli altri Paesi. Mi riferisco alla cinematografia, al costume, ai jeans e via dicendo. Temono che la Cina possa sostituirli. A Pechino, però, ciò non interessa. A quelle latitudini sono consapevoli di non avere determinate caratteristiche per diventare potenza dominante, né hanno interesse a ricoprire il ruolo. Qualcuno dimentica che siamo nella culla del confucianesimo, pratica mistica di condivisione e assimilazione.


Torna alle notizie in home