L’INTERVISTA – Marco Rizzo: “Noi vogliamo la pace, l’Europa no”
“Ci sono dei periodi storici che durano tanto tempo e ci sono altri in cui la storia che si fa in cinquant’anni arriva in una settimana e questo è uno di quei tornanti della storia”: così Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana Popolare, commenta lo scontro Trump-Zelensky in diretta mondiale e non accenna a placarsi in queste ore.
“Quello che sta avvenendo negli Stati Uniti è un cambiamento epocale e io sono discretamente felice perché questo Presidente parla di pace. Se ci fossero Kamala Harris o Biden alla Casa Bianca probabilmente saremmo dentro la terza guerra mondiale. E la guerra termonucleare non so come finirebbe ma certamente un risultato l’avrebbe: in Europa saremmo tutti morti”.
In questo cambio di paradigma che lei ha evidenziato l’Europa è stata esclusa dalle trattative e continua a dare un appoggio incondizionato a Zelensky…
“L’Europa ha decretato la sua morte politica durante questi tre anni, poteva avere un ruolo diverso dagli Stati Uniti, perché questa era la guerra tra Stati Uniti e Russia e aveva anche come obiettivo la distruzione dell’economia dei paesi europei e ci sono riusciti. Noi in Italia prendevamo il gas a basso costo dai russi, oggi lo prendiamo sia dai russi, pagandolo di più con le triangolazioni, che dagli americani, con un gas che quando parte costa uno e quando arriva costa quattro. Dentro questa vicenda è chiaro che il tema del cambiamento irrompe e quindi l’Ue si è ritrovata a fare un vertice a casa di chi? Della Gran Bretagna, che non è un paese membro, quindi in realtà lo scontro vero è che Trump sta disarticolando il blocco occidentale del totalitarismo globalista, il deep state fatto di grandi potentati economici, di grandi lobby, di grandi burocrazie che governano al posto dei popoli e della politica. A Trump gli hanno sparato, lo volevano ammazzare, non lo volevano far tornare alla Casa Bianca… Quelli che vogliono mantenere l’Ue vogliono fare la guerra alla Russia, quindi vogliono la guerra mondiale perché altrimenti perderebbero il loro posto. Trump sta cambiando il mondo e questo ha ovviamente un effetto sull’Italia”.
Appunto, il nostro premier ha un rapporto privilegiato con Trump…
“Sì, lo ha ed è un rapporto diretto. Conosco Giorgia Meloni da tanti anni, è una politica di razza, perché come me non è stata mai aiutata da nessuno, è una che è nata nelle periferie e ha saputo fare la battaglia e oggi è presidente del Consiglio. Non credo che quelli che l’hanno votata fossero contenti quando stava sotto braccio a Biden, sono più contenti adesso che sta sotto braccio a Trump. Ma la premier non può dire che il presidente Usa è bravo altrimenti farebbe saltare il suo governo. Però quelli che vanno a manifestare per l’Ue forse non si ricordano che questa Europa è nemica dell’Italia: guardate cosa ha fatto alla pesca, guardate come ha ridotto l’agricoltura e non solo. I salari dei lavoratori italiani sono tra i più bassi d’Europa negli ultimi 20 anni, tutto ciò che è italiano viene colpito dall’Ue, la vita quotidiana, con questa storia della balla climatica – perché è una balla – è dettata da questi signori che ci vogliono far cambiare le nostre abitudini: il 70% dell’inquinamento è prodotto dalle prime cento multinazionali, sono quasi tutte in occidente, ma di cosa stiamo parlando? Io, come dire, chiederei alla Meloni un po’ più di coraggio. Perché c’è una novella, quella dell’asino di Buridano, che non sapeva scegliere da quale mangiatoia mangiare e così morì di fame”.
Sabato 15 marzo lei sarà in piazza per la pace…
“Sì, quando ho letto l’appello di Michele Serra su Repubblica, e Serra fa rima con guerra, di portare le bandiere d’Europa in piazza contro il cattivissimo Trump, ho pensato subito che il giorno successivo ci sarebbe stata pure la Schlein su Repubblica, e quindi ho detto lanciamo una manifestazione per la sovranità dell’Italia e per la pace. Infatti la segretaria dem ha subito risposto alla chiamata. Vanno con le bandiere dell’Europa, noi con le bandiere dell’Italia, non è una manifestazione di partito ma per affermare la nostra sovranità e per chiedere la pace. Non a caso noi saremo alla Bocca della verità a Roma. Serra è uno di quegli agenti della mutazione genetica del Partito Comunista. Il PCI fu distrutto con due tendenze, una era quella delle stragi, di Gladio, della Nato, l’altra quella di conquistare le fortezze dall’interno e così hanno sciolto il Partito Comunista. Occhetto, Veltroni, tutti gli altri e Serra stava con questi. E vogliamo ricordare che la ’la coalizione dei volenterosi’, come è stata definita nel vertice di Londra di domenica l’accordo di alcuni paesi europei a difesa dell’Ucraina, è il nome di quella che ha fatto la guerra in Iraq”
Ci spieghi meglio.
“Hanno invaso, con la coalizione dei volenterosi, l’Iraq, hanno ucciso Saddam Hussein, due milioni di iracheni, sono arrivati migliaia, centinaia di migliaia di immigrati e queste armi di distruzione di massa non c’erano, era una bufala. Colin Powell raccontò, anni dopo, che era stato obbligato dalla CIA a far vedere questa menzogna. Ecco, quindi facciamo attenzione a quelli che ci parlano negli Stati Uniti e d’Europa – che non esistono -, perché l’Ue fino adesso ci ha portato solo danno. Quelli che vogliono come soluzione più Europa sono quelli come il medico che ti dice che se hai bruciore di stomaco devi mangiare mezzo chilo di soppressata calabrese al giorno. E quando i dolori giustamente aumentano il medico ti dice e allora ne mangi tre chili, così starà meglio. Ecco, l’Ue è la sopppressata”.
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