L’ingrandimento – Verso il 2025. L’anno di Trump è alle porte
Manca poco all’Inauguration Day del 20 gennaio. Da quel giorno inizierà ufficialmente la seconda era di Donald Trump alla Casa Bianca. Il 2025 sarà il “suo” anno, esattamente come lo è stato l’ultimo scorcio del 2024. “La sua rinascita politica non ha paralleli nella storia americana”, ha scritto il magazine Time annunciando la scelta di premiarlo come “Persona dell’Anno 2024”. “Per aver guidato un ritorno in scena di proporzioni storiche, aver causato un riallineamento politico generazionale, per aver cambiato la forma della presidenza e alterato il ruolo dell’America nel mondo, Trump è la Persona dell’Anno 2024”, si legge ancora sulla rivista.
Trump si è presentato all’appuntamento con la le urne e la storia molto più preparato rispetto alla prima esperienza. Ha composto la squadra che lo affiancherà in tempi molto ridotti. La vicinanza del magnate Elon Musk e dell’uomo dell’America profonda, il suo vice J.D. Vance, gli ha dato nuovo smalto.
Un discorso a parte merita la sua comunicazione, caratterizzata da annunci a raffica via social sul suo Truth e su X di Musk. La sua agenda estera è stata “spoilerata” a colpi di post. Ennesimo affondo sul canale di Panama, suggerimento al Canada di “diventare” il 51esimo Stato degli Usa e messaggio chiaro alla Groenlandia: gli Stati Uniti la vogliono.
Al nuovo corso statunitense guardano gli alleati europei di Roma. Con Francia e Germania al palo per le note turbolenze interne, Giorgia Meloni potrebbe guadagnare posizioni, facendo leva sull’affinità politica con il leader repubblicano e gli ottimi rapporti tra lei e Musk.
Le insidie, tuttavia, non mancano. A partire dal “nodo” delle spese per la difesa che il tycoon vuole ritoccare in maniera sostanziosa. Il presidente eletto vuole dall’Europa una revisione degli squilibri commerciali e l’Italia vanta uno dei più grossi attivi nell’interscambio con gli Stati Uniti. I prossimi mesi saranno indicativi.
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