L’ingrandimento – Arrestato il preside che molestava le studentesse
“Dammi i bacini, io ti mordo tutta e ti sculaccio”: queste frasi da chat erotiche erano diventate la normalità nella stanza di un preside di una scuola di Catania, che ormai da mesi convocava studentesse nel suo ufficio e le molestava. Il dirigente scolastico di 61 anni è stato arrestato ieri a Grammichele, per tentata violenza sessuale ai danni di sette alunne minorenni, a seguito di un’inchiesta scaturita dalla denuncia di una delle vittime, una 15enne disgustata a tal punto dagli approcci sessuali dell’uomo da raccontare tutto ai genitori. Una ragazzina più volte convocata nell’ufficio del capo dell’istituto con il pretesto di discutere del rendimento scolastico e che, invece, si sarebbe trovata le mani del presunto pedofilo ovunque. E non era la sola.
Le indagini sul preside che molestava le studentesse
Le indagini dei carabinieri, scattate a seguito della querela della giovane, hanno portato alla luce un modus operandi che l’arrestato avrebbe reiterato nei confronti di altre sei ragazzine minorenni della scuola, le quali, ascoltate dagli inquirenti, avrebbero raccontato tutte la stessa storia. Di come il capo degli educatori avrebbe trasformato l’ufficio di presidenza in una sorta alcova del piacere, in cui le giovani si sentivano intrappolate nella rete del predatore, che dalle frasi hot passava ai fatti, allungando le mani sulle minorenni. Il preside avrebbe riservato a tutte le stesse avance sessuali: dopo averle chiamate in presidenza, chiudeva la porta e metteva in pratica un insistente corteggiamento ricco di epiteti amorosi, passava dalle pressanti richieste di “bacini” sulla bocca a gettarsi addosso alle alunne, per baciarle sul collo e toccarle. Diceva che le avrebbe “sculacciate” se non avessero studiato o che le avrebbe “prese a morsi”, per poi lanciarsi in tentativi di approccio sempre più spinti, con abbracci, pacche sul sedere, palpeggiamenti di zone erogene, come i fianchi o carezze sui ventri nudi. Una delle ragazze sarebbe stata perfino costretta a strusciare la mano sulle parti intime del 61enne.
Gravi molestie che il preside ha minimizzato, dicendo al giudice che il suo comportamento confidenziale è stato male interpretato.
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