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QUBì – L’idromele di Gaiole in Chianti

di Redazione -


di FABIANA ROMANUTTI
Il Castello di Meleto, azienda di Gaiole in Chianti, ha lanciato un nuovo prodotto biologico, l’idromele. Antichissimo nella sua origine – risale ad almeno tre millenni fa – che nasce dalla fermentazione naturale di mosto di miele sciolto nell’acqua. L’idromele dell’azienda toscana è ottenuto con una fermentazione di miele di edera e di lavanda. I delicati aromi della lavanda conferiscono una nota floreale che si armonizza con il carattere robusto e avvolgente del miele. La bevanda richiede due diverse smielature in base alla stagionalità e viene diluita con acqua al 75%, in modo che i lieviti possano più facilmente avviare la fermentazione in tonneaux di rovere francese di terzo passaggio. Dopo un’accurata filtrazione si aggiunge del miele fresco prima di procedere all’imbottigliamento. L’abbinamento ideale è con il salato del lardo, ma è molto apprezzato anche con dolci secchi e cioccolato. Nel suo Parco delle Api il Castello di Meleto fa convivere 3,2 milioni di api, divise in 80 famiglie. Nella biodiversità della terra del Chianti Classico le api sono libere di raccogliere polline da ogni fiore selvatico. Il Parco è anche un luogo didattico, pensato per far vivere a bambini e ragazzi una giornata a contatto con la natura. Con il progetto “Nel Nome dell’Ape” si può partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile, adottando un’arnia. Chi aderisce all’iniziativa riceve 2kg di miele dall’arnia in adozione per i successivi cinque anni, contribuendo al tempo stesso alla ripopolazione dell’ecosistema. Curiosità: negli Stati Uniti l’industria legata a questa bevanda ha avuto un incremento notevole negli ultimi anni grazie all’effetto “Trono di Spade” con un vero e proprio boom di produzione e richiesta.


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