Attualità

L’ex uragano Kirk sta per colpire le coste europee

di Gianluca Pascutti -


L’ex uragano Kirk, un fenomeno meteorologico di potenza straordinaria, sta puntando verso l’Europa, con un percorso che interessa in particolar modo le coste del Portogallo, della Spagna e dell’Italia. Questo evento, estremamente raro per il continente europeo, sta destando allarme tra gli esperti e le autorità locali, che sono al lavoro per prepararsi all’impatto previsto tra qualche ora. Secondo i meteorologi, Kirk si è formato nell’Atlantico centrale come tempesta tropicale, ma ha rapidamente acquisito forza trasformandosi in un uragano di categoria 3, fortunatamente alla stessa velocità avvicinandosi alle coste è stato nuovamente declassato a tempesta tropicale. Le previsioni attuali indicano che colpirà a ore le coste portoghesi con venti che potrebbero superare i 150 km/h, prima di proseguire verso il Mediterraneo occidentale, minacciando anche la Spagna e, successivamente, l’Italia. Questo percorso anomalo, che porta un uragano ad avvicinarsi alle coste europee, è un segnale preoccupante per la comunità scientifica e potrebbe essere legato ai cambiamenti climatici globali. Le autorità portoghesi hanno già emesso allerte meteo per la maggior parte delle zone costiere, con l’invito a limitare gli spostamenti e a prepararsi per possibili evacuazioni nelle aree più a rischio. Le piogge torrenziali e le mareggiate sono tra i pericoli maggiori. I modelli meteorologici suggeriscono che Kirk porterà precipitazioni abbondanti, capaci di causare alluvioni lampo e smottamenti nelle zone collinari, oltre a un drastico innalzamento del livello del mare. Anche la Spagna sta predisponendo misure preventive simili, specialmente per le regioni della Galizia e dell’Andalusia, dove gli effetti del ciclone potrebbero essere particolarmente intensi. In Italia, Kirk dovrebbe arrivare sotto forma di tempesta tropicale, portando con sé piogge intense e venti forti lungo le coste tirreniche e in Sardegna. Le previsioni indicano che l’uragano perderà gradualmente forza nel Mediterraneo, ma gli esperti mettono in guardia dal sottovalutare il rischio, l’impatto del fenomeno potrebbe essere marginale ma comunque provocare danni significativi, soprattutto nelle regioni più esposte alle inondazioni e ai venti. Anche le isole del Mediterraneo occidentale, come le Baleari e la Corsica, potrebbero essere colpite da venti burrascosi e mareggiate. Secondo alcuni climatologi, la comparsa di uragani nelle vicinanze dell’Europa non è del tutto senza precedenti, ma la frequenza e l’intensità di questi eventi sono in crescita, un fatto che potrebbe essere collegato all’aumento delle temperature globali. Gli oceani più caldi forniscono energia in più agli uragani, rendendoli più potenti e duraturi. I cambiamenti climatici stanno infatti alterando le dinamiche dei sistemi atmosferici, causando deviazioni anomale nelle traiettorie di queste tempeste. Il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) sta monitorando attentamente l’evoluzione di Kirk, cercando di anticipare eventuali cambiamenti nel percorso e nell’intensità della tempesta. Le autorità europee, nel frattempo, stanno lavorando a stretto contatto con le agenzie di protezione civile per coordinare le risposte in caso di emergenze, mentre la popolazione è invitata a seguire con attenzione gli aggiornamenti meteo.


Torna alle notizie in home