Prorogata la chiusura del Frejus, la Lega scrive a Ursula
La chiususa del valico del Frejus sarà prorogata, arriva l’interrogazione dei parlamentari europei della Lega. Che vogliono chiarezza e rassicurazioni sul cronoprogramma dei lavori a seguito della frana di un anno fa che ha compromesso la sicurezza della circolazione. L’area è strategica, inoltre, come snodo in entrata e uscita dall’Italia di merci di ogni sorta. I disagi, già gravi, sono dietro l’angolo e la tensione può soltanto salire. Gli eurodeputati della Lega, in una nota, hanno spiegato le ragioni della loro iniziativa: “La situazione dei valichi alpini, in riferimento alle conseguenze della proroga della chiusura delle gallerie ferroviarie del Frejus, con seri problemi alla circolazione delle merci, è per noi motivo di grande preoccupazione. A un anno dalla frana, gli interventi messi in atto dalle autorità francesi non sono ancora terminati e non è prevista una data certa per il ripristino della viabilità; considerando la chiusura programmata del traforo del Monte Bianco per lavori di manutenzione annunciati da tempo, il rischio di un blocco al commercio transfrontaliero è elevato”.
I leghisti ricordano alle autorità comunitarie che ci sono più comparti economici che temono disastri gravi in un momento storico delicatissimo come è quello attuale: “Il grido d’allarme lanciato dalle associazioni di categoria, in primis dalla Federazione Autotrasportatori Italiana – afferma la pattuglia leghista all’Europarlamento – , non può e non deve essere ignorato, e al fianco dell’immediato interesse da parte delle autorità italiane, deve necessariamente seguire una risposta dall’Ue”. Pertanto, i componenti italiani del gruppo Patriots affermano: “Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di intensificare il dialogo con le autorità francesi per determinare una tempistica entro cui il tratto sarà riaperto, sollecitare un approccio europeo per la connettività del sistema alpino, al fine di salvaguardare la libera circolazione di merci e persone nell’Ue e suggerire strumenti di sostegno finanziario per gli operatori che hanno dovuto sospendere le attività. Serve intervenire subito e con chiarezza, a tutela delle nostre imprese e dei lavoratori”.
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