Politica

Lega, espansione al centro tra nuove adesioni e riequilibri

di Eleonora Ciaffoloni -


Non è una svolta epocale, ma piuttosto una conferma di un processo già in atto. Ne avevamo già dato notizia, anche sul fronte dei singoli territori, la Lega nelle ultime settimane ha accelerato il processo di ampliamento della propria area di riferimento, consolidando la strategia di apertura verso il centro e il mondo riformista. Uno schema che va sempre più consolidandosi e del quale ormai sono molteplici gli esempi. Le varie intese si inseriscono in un progetto di espansione già sperimentato in altre occasioni nel centrodestra e che mira a rafforzare il peso della componente moderata all’interno della coalizione che, allo stesso tempo, rappresenta un ulteriore tassello nella ridefinizione dell’alleanza di governo in chiave più inclusiva e strutturalmente più ampia. Un percorso che ricalca uno schema già visto con l’accordo per le elezioni europee tra Matteo Salvini e Lorenzo Cesa, che aveva portato all’ingresso di Aldo Patriciello nelle liste e poi nella delegazione della Lega al Parlamento Europeo. Allo stesso modo, l’ingresso di de Bertoldi nel gruppo della Lega a Montecitorio, e l’addio a Fratelli d’Italia, va letto non solo come un movimento individuale, ma come parte di una strategia più ampia volta a rafforzare l’ala centrista all’interno del partito e, di conseguenza, con movimenti nella maggioranza. Parallelamente, anche sul fronte regionale la Lega prosegue l’opera di consolidamento della propria rappresentanza istituzionale. E la novità arriva dalla Campania, dove il partito registra un nuovo ingresso, con il passaggio in Lega del consigliere regionale Massimo Grimaldi, che permette al Carroccio di diventare il primo gruppo di centrodestra nell’assemblea legislativa campana. Grimaldi ha incontrato il Segretario Matteo Salvini, il coordinatore regionale Gianpiero Zinzi e il vicesegretario Claudio Durigon, e il suo ingresso è stato ufficializzato in una conferenza stampa tenutasi a Napoli, alla presenza del capogruppo Severino Nappi e di altri esponenti di spicco del partito. Una strategia che risponde a una doppia esigenza: un rafforzamento della presenza territoriale della Lega nelle regioni meridionali, storicamente meno rappresentative del progetto salviniano; e un riequilibrio dei rapporti interni alla coalizione di governo, in risposta a quella iniziativa della premier Meloni, che ha recentemente promosso il partito di Maurizio Lupi come “quarta gamba” dell’esecutivo. L’evoluzione di questa strategia, aggregando centristi, riformisti e liberali per incrementare il peso specifico del Carroccio, sarà determinante nei prossimi mesi e anche in vista delle prossime amministrative dove la capacità di aggregazione e il consolidamento della rete territoriale potranno incidere sugli equilibri del centrodestra.


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