Le polemiche su Zaki continuano: non sarà nemmeno a Torino in occasione del Salone del Libro dopo il “cambio programma” deciso da Fabio Fazio e dai suoi autori che non lo avranno ospite in studio o in collegamento per il via della nuova edizione di “Che tempo che fa” su Discovery.
Il Sermig di Torino fondato da Ernesto Olivero non avrà ospite Patrick Zaki. La decisione odierna, dopo aver valutato l’infuriare delle polemiche su Zaki e in particolare sulle dichiarazioni dell’attivista egiziano circa il conflitto in corso tra Hamas e Israele – sui social nei giorni scorsi aveva pubblicato contenuti considerati da molti a senso unico a favore della causa palestinese, fino a indicare il leader israeliano Netanyahu un “serial killer” -.
“L’Arsenale della Pace – dicono al Sermig – da 40 anni è una casa sempre aperta alle tante situazioni che bussano alla porta, in dialogo con persone di ogni orientamento, cultura e religione. Con questo spirito, avevamo accolto la richiesta del Salone del Libro di uno spazio per la presentazione dell’ultimo libro di Patrick Zaki”. A Torino Zaki avrebbe presentato il suo libro “Sogni e illusioni di libertà” il 17 ottobre aprendo “Aspettando il Salone”, la sezione di anteprima sulla fiera del prossimo 9 maggio 2024.
“Alla luce degli ultimi avvenimenti – è scritto nella nota del Sermig – crediamo non più opportuno confermare la disponibilità ad ospitare tale incontro che rischierebbe di alimentare ulteriori polemiche, divisioni e strumentalizzazioni”. Una netta presa di distanza da chi, come Zaki, prova ad argomentare sulle ragioni del popolo palestinese e sulle responsabilità di Israele.
Ribadito, perciò che “martedì prossimo l’Arsenale della Pace, unitamente all’Arsenale dell’Incontro in Giordania e all’Arsenale della Speranza in Brasile, aderirà all’appello del patriarca di Gerusalemme per una giornata di digiuno e preghiera per la pace. Vogliamo affidare così tutte le vittime della violenza, ribadendo il nostro no al terrorismo e al tempo stesso ad ogni forma di ingiustizia e violazione dei diritti”.