Le croci sulle vette sono anacronistiche e divisive: la stravagante presa di posizione del CAI
L’annunciato stop alle croci sulle cime delle montagne italiane ha innescato, come era prevedibile numerose polemiche specialmente sui social, tanto da diventare una questione politica. Il centrodestra insorge e chiede le dimissioni di chi ha avuto questa scellerata idea. La ministra Daniela Santanchè si dice incredula di non essere stata nemmeno informata, ricordando che il suo ministero è organo vigilante del Cai. Matteo Salvini dichiara “dovete passare sul mio corpo per togliere anche un solo crocifisso da una vetta alpina”, assieme a lui si schierano il ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e il presidente della Lombardia Attilio Fontana che rassicura “nessuna croce sulle vette lombarde verrà rimossa e se ce ne sarà occasione altre ne verranno installate”.
Il Cai rendendosi conto della gaffe, anche se in ritardo, tramite il suo presidente Antonio Montani tenta di spegnere le polemiche scusandosi pubblicamente, dichiarando che si tratta di un equivoco e che l’argomento non è mai stato trattato in alcuna sede. Tutto è nato dopo le dichiarazioni del direttore editoriale Marco Albino Ferrari, che durante la presentazione di un libro aveva annunciato lo stop alle installazioni di nuove croci sulle montagne, perché di questi tempi risultano anacronistiche e divisive. Le croci, per chi vive la montagna hanno più significati, non uno meno importante dell’altro, è il punto di arrivo dopo una faticosa scalata, è un simbolo di pace, è un omaggio a chi durante la guerra è caduto in battaglia per servire la patria.
Ora ci si chiede a chi possa dare tanto fastidio una croce posizionata in posti non proprio facilmente accessibili, partirà una petizione anche per far cambiare le segnaletiche dei sentieri e ferrate, perché magari i colori rosso e bianco potrebbero turbare chi vede il mondo arcobaleno senza tradizioni e simboli legati alla cristianità? In montagna l’unica cosa che infastidisce è l’immondizia che certi maleducati lasciano in terra, non certo le croci sulle vette.
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