Attualità

Le borsettate della Pitonessa

di Angelo Vitale -


Daniela Santanchè nel 2002 comparve come personaggio in un film di Luca Barbareschi (“Il trasformista”) che incassò solo 70mila euro: un primato con l’ingresso nel mondo del cinema che, a nostra memoria, in Italia ha avuto nella politica italiana solo Silvio Berlusconi. Nata Garnero, la più criticata ministra del governo Meloni che ha infiammato due rami del Parlamento impegnandoli a discutere (e a bocciare) le mozioni di sfiducia che le muovevano le opposizioni, nel 1995 dopo 13 anni di matrimonio aveva stipulato un accordo giudiziale con il suo ex marito per poter continuare a portarne il cognome. Una grinta, checché se ne possa dire, scrivere o solo pensare, che non ha eguali in un mondo – quello della politica in Italia – i cui rappresentanti vogliono ad ogni costo “apparire” ma pure, simultaneamente, “scomparire” quando sono messi alla gogna mediatica.

Santanchè, beatamente, se ne frega. Fieramente da tempo “Pitonessa” pure dopo le rivelazioni che accostano questo soprannome ad una barzelletta sconcissima che però le piace moltissimo, si è esibita giorni fa a Montecitorio in uno show poi vivisezionato da tutti i media, sotto gli occhi a tratti preoccupati di qualche collega del governo che le sedeva affianco. “Io sono l’emblema, sono il vostro male assoluto, sono una donna libera, porto i tacchi da 12 centimetri, ci tengo al mio fisico, amo vestirmi bene”, ha gridato agitando i fogli che aveva tra le mani. “Lo rappresento plasticamente – ha aggiunto, subito inseguita da risatine che ammiccavano ai prodigi attuali della chirurgia estetica – . Voi non è che volete combattere la povertà. Volete combattere la ricchezza”.

Si dimetterà? Deciderà lei, ha gridato. Sa bene – come ha rilevato l’Università Bocconi anni fa – che “per il falso in bilancio la vera pena è il processo”, pur constatando pene alla fine minime per quasi tutti. Ma fino ad allora non intende darsi pena da sola, divertendosi a cantarle a chiunque le capiti a tiro. Le borse regalate a Francesca Pascale erano false? Lei lo nega e annuncia querele contro tutti. “Una guerriera”, dicono i suoi colleghi di partito. Pure loro preoccupatissimi, Santanchè sarebbe capace di prenderne qualcuno a borsettate. Ci scommettiamo.


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