“Lascio X” “Ma perché, c’eri?”
“Lascio X” “Ma perché, c’eri?”. “Ti prego baby, lo sai che ti amo. Non avrei mai voluto lasciarti, non è stata colpa mia. Davvero, sono sincero. Quel giorno finì la benzina. Si bucò un pneumatico. Non avevo i soldi per il taxi! Il mio smoking non era arrivato in tempo dalla tintoria! Era venuto a trovarmi da lontano un amico che non vedevo da anni! Qualcuno mi rubò la macchina! Ci fu un terremoto! Una tremenda inondazione! Un’invasione di cavallette!”: lasciarsi è un po’ morire, ogni lasciata è perduta ma chi meglio di John Belushi può fotografare un gesto che, diciamolo, ci fa più ridere delle traversie altrui che immalinconirci.
Lasciare X, principalmente perché è di Elon Musk. Una piattaforma tossica, una cloaca. Improvvisamente un social che, come tutti gli altri, non è certo un luogo di tranquillo e sereno confronto di opinioni, è diventato la cosa più brutta del mondo. E in molti fanno a gara per far sapere di averlo lasciato. The Guardian, certo. Jamie Lee Curtis, va bene. Don Lemon, ma già dobbiamo correre su Internet per sapere che è un ex conduttore della Cnn che aveva un milione e mezzo di follower.
E in Italia? Il post di Musk sui giudici che frenano i trattenimenti dei migranti ha dato la stura ad un’onda frenetica che, come altre, fa sempre ricordare il morettiano “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Lascia dopo 16 anni il suo profilo Marco Niccolai e anche qui deve aiutarci Internet: è del Pd, un consigliere regionale toscano, dice che Musk ha esagerato e conclude la sua nota stampa con il suo indirizzo su altri quattro social, speriamo per lui che Musk non se li compri. Francesco Guccini, e allora qualcuno dovrà far ascoltare al sempre sorridente magnate sudafricano almeno “Dio è morto”. Piero Pelù, qui c’è da confessare che non riusciamo davvero a capire cosa ci facesse su X. Milena Gabanelli e pure Sandro Ruotolo. Per il giornalista e parlamentare napoletano sospendiamo il giudizio, prevedendo che penserà a spernacchiarlo il sempre scoppiettante Vincenzo De Luca. Se ne vanno in molti. Matteo Salvini profetizza facile: Musk non ci perderà il sonno.
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