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L’annuncio dell’Egitto: Sì di Hamas alla proposta del cessate il fuoco. La parola a Israele

di Angelo Vitale -


Si accende una luce per fermare la guerra: “Le prime dichiarazioni di Hamas indicano che ha accolto positivamente il piano e ora aspettiamo la risposta israeliana”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry. “Ci rivolgiamo ad entrambe le parti affinché accettino le proposte di cessate il fuoco”. Il ministro egiziano ha ribadito che il Cairo si oppone a una presenza israeliana alla frontiera di Rafah, fra la penisola egiziana del Sinai e la Striscia di Gaza. “E’ difficile che il passo di Rafah continui a funzionare senza un’amministrazione palestinese”, ha rilevato Shoukry.

In proposito, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva detto a SkyTg24: “Sosteniamo con grande convinzione’ il piano presentato dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco’ nella Striscia di Gaza che permetta la liberazione degli ostaggi e la consegna di aiuti alla popolazione civile palestinese. Mi auguro che alla fine Israele e Hamas si trovino d’accordo su primo tentativo di sospendere la guerra”.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva telefonato al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e al ministro senza portafoglio israeliano Benny Gantz per discutere l’ultima proposta di accordo sugli ostaggi annunciata dal Presidente americano Joe Biden la scorsa settimana. Blinken aveva lodato “la disponibilità di Israele a concludere un accordo” e affermato che “spetta ad Hamas accettare”, sottolineando che l’accordo porterebbe al progresso degli “interessi di sicurezza a lungo termine di Israele”.

Gantz, citando su X il colloquio, aveva scritto: “Gli ho sottolineato che lo Stato di Israele è impegnato nella restituzione degli ostaggi e la considera non solo una responsabilità morale superiore, ma anche una priorità nel calendario della guerra. Intendiamo fare tutto il necessario per esaurire ogni opportunità di raggiungere l’obiettivo. Ho ribadito al segretario l’imperativo della pressione americana sui negoziatori per garantire l’attuazione dell’accordo proposto da Israele”.

Dal suo canto, Gallant ribadisce che “Israele è determinato a smantellare Hamas e a trovare un’alternativa per governare Gaza”, come riportato da The Times of Israel.   “Nel quadro di qualsiasi processo di sviluppo – ha affermato – è necessario identificare e consentire l’emergere di un’alternativa di governo locale”.  




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