L’amicizia fra i popoli e la ricerca dell’essenziale
Come ogni anno migliaia di giovani e non solo si ritrovano a Rimini a fine agosto – più precisamente fino al 25 -, per partecipare insieme alle istituzioni, ed alla parte produttiva e manageriale del Paese, al consueto Meeting di Rimini, giunto oramai alla sua quarantacinquesima edizione. Anche quest’anno è pervenuto il messaggio bene augurante dal Vaticano, a firma del Cardinale Parolin, per salutare e benedire i partecipanti a tale incontro, che avrà per tema, giustappunto, “per l’amicizia fra i popoli”, il Santo Padre ha invitato a rendere la terra un “tempio di fraternità” mentre attorno soffiano “gelidi i venti della guerra”, cui si aggiungono “ricorrenti fenomeni di ingiustizia, violenza e disuguaglianza” e una “grave emergenza climatica”. Indicazione importante per i tanti fedeli e giovani accorsi su cui si deve sicuramente e riflettere e, ove possibile, agire.
Sì, proprio così, perché per il cristiano rimane Gesù l’essenziale e bisogna ritornare a Lui affermando: “È la condizione per immergersi davvero nella storia, per affrontarla senza fuggirne le sfide, per trovare il coraggio di rischiare e di amare anche quando sembra che non ne valga la pena”. E ancora Papa Francesco, nel suo messaggio, ribadisce: “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”. Un tema che il Pontefice considera e ritiene importante dicendo: “Perché puntare all’essenziale ci aiuta a prendere in mano la nostra vita e a farne uno strumento di amore, di misericordia e di compassione, diventando segno di benedizione per il prossimo”. Bergoglio chiede, inoltre, di: “…dare vita insieme a luoghi in cui la presenza di Cristo si possa vedere e toccare”. Tutto questo per: “Generare un mondo nuovo, dove finalmente a trionfare sia l’Amore che in Cristo si è manifestato a noi, e l’intero pianeta diventi tempio di fraternità”.
L’invito di Francesco è anche ad aprirsi a Dio a prendere “coscienza di sé stesso, del prossimo e della realtà”, “a farsi mendicanti dell’essenziale”, di ciò che dà senso alla vita spogliandosi “di ciò che appesantisce il quotidiano”. In questo modo è possibile scoprire “che il valore dell’esistenza umana non consiste nelle cose, nei successi ottenuti, nella corsa della competizione”, ma nell’“amicizia con Dio”.
Guardando dunque al “ricco programma del Meeting”, l’auspicio di Francesco – che benedice anche organizzatori, volontari e partecipanti – è che la “molteplicità delle proposte e dei linguaggi, possa suscitare in molti il desiderio di farsi cercatori dell’essenziale e far fiorire nei cuori la passione per l’annuncio del Vangelo”, che allontana “da ogni schiavitù” ed è “forza che risana e trasforma l’umanità”.
Grande attenzione verrà riservata al tema della Pace, grazie al dialogo “Percorsi per la Pace”, che vedrà protagonisti illustri personaggi del mondo della diplomazia e delle istituzioni, laiche e religiose, le quali, nell’attuale contesto bellico”, porranno in essere tutte le iniziative possibili volte ad una de-escalation dei maggiori conflitti bellici che attanagliano il contesto geo- politico.
In conclusione, l’idea di organizzare tale evento nacque da alcuni amici romagnoli che condividevano l’esperienza cristiana, i quali ebbero il desiderio di incontrare, conoscere e portare a Rimini tutto quello che di bello e buono vi era nella cultura di quel tempi… Così ha origine il Meeting per l’amicizia fra i popoli nel 1980. Un incontro tra persone di fede e culture diverse. Un luogo di amicizia dove si possa costruire la pace, la convivenza e l’amicizia fra i popoli. Una trama di incontri che nascono da persone che mettono in comune una tensione al vero, al bene, al bello. L’amicizia in generale e tra i popoli in particolare è un valore imprescindibile per la crescita e la coesistenza della umanità.
A tal fine, anche Cicerone affermava: “L’amicizia supera in questo la parentela: nella parentela l’affetto si può eliminare, nell’amicizia no; infatti, tolto l’affetto viene meno l’amicizia stessa, la parentela invece rimane”.
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