Attualità

L’altra faccia dell’Albania: questa non è Ibiza e nemmeno l’Italia

di Gianluca Pascutti -


Albania mania, impennata del turismo low cost nella terra di Zog. Attirati da un mare cristallino e da spiagge incontaminate, nascoste tra rocce e pini marittimi, numerosi turisti italiani quest’anno si sono recati in Albania per passare le loro meritate ferie. Da mesi sentiamo parlare della costa albanese come se fosse una nuova terra emersa, scoperta casualmente da un esploratore italiano durante una navigazione in solitaria tra mar Ionio e mar Adriatico.

Chi in passato si era già spinto fino a Ksamil, racconta che quest’anno le cose sono molto cambiate e certamente non in meglio. Tralasciando l’indiscusso splendore del mare e delle spiagge, uniche vere attrattive del posto, c’è molto da discutere tra servizi, cortesia e alloggi. Anche i prezzi, nettamente più bassi di quelli delle località di villeggiatura italiane, sono motivo di richiamo per gli amanti del mare, però tutte queste peculiarità nascondono altre spiacevoli realtà. L’entusiasmo per il nuovo paradiso, che nell’ultimo mese ha contagiato tutti, in realtà si sta sgonfiando e anche velocemente. Numerosi turisti italiani al loro rientro, hanno raccontato uno scenario completamente diverso da quello idilliaco che si aspettavano e che gli era stato venduto. Prezzi fatti al momento, calcolati in base ai servizi utilizzati, se pranzi o ceni nel ristorante della spiaggia ombrellone e lettini sono scontati di 5€ al pezzo, in caso contrario li paghi il doppio. Scordatevi in gran parte delle strutture il pagamento con carta di credito, qui adorano ancora i contanti e in moneta locale, il lek albanese.

Nelle spiagge più frequentate, come quella di Ksamil lettini e ombrelloni sono ammassati, Riccione a confronto sembra Monuriki, l’isola deserta di Cast Away, se poi ti lamenti di tutto questo caos e del poco spazio a disposizione le senti pure con toni al limite della scocciatura. Preparatevi a lunghe camminate per raggiungere le spiagge più belle e isolate, qui i parcheggi sono una rarità quando va bene. Anche in Albania comunque troviamo gazebo per 3 persone da 50 fino a 200 €, il caffè a 4,5 €, prezzi al ristorante non ben definiti, traffico selvaggio, strade dissestate, ma comunque il mare è bello. Anche molti degli alloggi affittati ai nostri connazionali si sono rivelati poco puliti e privi dei servizi promessi, pure in questo caso lamentarsi è servito a ben poco se non a innervosire la proprietà ed essere insultati in madre lingua, ma le spiagge sono belle. Il paese è sicuramente in trasformazione, ci vorranno anni per sistemare tutto, attirerà turisti da tutta Europa e importanti investitori, una scommessa fronte Grecia che non avrà mai comunque il fascino del Bel Paese.

L’Italia resta sempre l’Italia con i suoi pregi e i suoi difetti, avremo prezzi più alti ma con molti più servizi e professionalità, se non avessimo queste tassazioni fuori controllo sicuramente ci potremmo permettere tariffe molto più leggere per i turisti, evitando così anche una cattiva pubblicità che ultimamente molti media nazionali stanno facendo, nemmeno fossero i nuovi influencer della terra di Re Zog.


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