Attualità

L’allarme del Guardian: l’Inghilterra pronta alla predizione degli omicidi come al cinema?

di Dave Hill Cirio -

Una scena del film Minority Report del 2002


Polemiche nel Regno Unito per un progetto finalizzato alla predizione degli omicidi, uno scenario che riporta in primo piano il film Minority Report di Steven Spielberg del 2002. Dopo 23 anni diventa realtà, con il governo britannico che sta sviluppando un sistema algoritmico di previsione degli omicidi, la paura che tutto ciò sopravanzi ogni apprezzabile obiettivo per minacciare la libertà delle persone, come raffigurato nei documenti pubblicati da The Guardian e ottenuti attraverso il Freedom of Information Act dall’associazione Statewatch.

Tre mesi prima di iniziare le riprese di quel film, Spielberg convocò un gruppo di futurologi perché immaginassero per lui un 2054 credibile, tra loro esperti del Mit, del Dipartimento di ricerca biomedica alla difesa, di software e di realtà virtuale. Ora tutto questo sembra essere diventato realtà.

Inizialmente chiamata “progetto di previsione degli omicidi”, l’iniziativa è stata rinominata “condivisione dei dati per migliorare la valutazione del rischio” e analizza gli archivi delle forze di polizia britanniche per identificare individui a rischio di commettere crimini violenti, utilizzando algoritmi predittivi, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza pubblica attraverso un approccio preventivo, riducendo i reati prima che avvengano.

Un progetto che subito è stato paragonato alla tecnologia precrimine del film di Spielberg dove i crimini vengono prevenuti tramite previsioni e nel quale il protagonista Tom Cruise scopre la deriva che questa avveniristica scoperta stava prendendo.

Gli attivisti dei diritti civili e le organizzazioni come Statewatch lo definiscono “inquietante e distopico”, evidenziando i rischi di discriminazione e uno strisciante abuso dei dati personali, nonché evidenti questioni etiche, temendo un uso indiscriminato di informazioni sensibili, con possibili violazioni della privacy e mancanza di trasparenza nei criteri di valutazione.

Il ministero della Giustizia britannico difende invece l’iniziativa, presentandola come uno strumento di ricerca per ottimizzare gli interventi di sicurezza e sottolineando che al momento non è operativo a livello nazionale, avviato dal precedente governo conservatore e mantenuto in stand by dall’attuale esecutivo laburista.

Per ora, ancora un dibattito senza fine sull’idea di prevenzione algoritmica del crimine, una discussione senza soluzioni sul confine tra innovazione tecnologica e diritti fondamentali dei cittadini.


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