Attualità

L’Ai per la campagna elettorale: ecco come l’estrema destra sta convincendo gli elettori tedeschi

di Angelo Vitale -

Uno dei poster elettorali dell'AfD


Una novità per l’Italia abituata più all’uso intensivo dei social adottato negli anni principalmente dalla Lega, l’Ai – l’intelligenza artificiale – ha fatto irruzione in Germania nella campagna elettorale che sta conducendo il Paese al rinnovo del Bundestag che sarà sancito dalla consultazione di domani. Lo racconta Politico Eu, la versione europea del giornale statunitense acquisito più di tre anni proprio dal gruppo tedesco Axel Springer.

Toni di curiosità, piuttosto che di aspra critica, nell’articolo dedicato alla campagna che l’estrema destra dell’AfD ha voluto proporre ai tedeschi dai quali spera di ottenere – lo dicono i più recenti sondaggi – più del 20 per cento del favore nelle urne.

“Contenuti generati dall’intelligenza artificiale – è stato raccontato – stanno aiutando il partito populista anti-immigrazione a rendere entrambi i lati della sua visione, il futuro idilliaco e nostalgico che promette di portare e quello distopico che mette in guardia se altri dovessero vincere le elezioni”.

Norbert Kleinwächter, parlamentare dell’AfD intervistato, ha ammesso la strategia: “Non descriviamo solo ciò che vogliamo a parole. Lo illustriamo e lo presentiamo, e ovviamente a volte lo amplifichiamo”.

Il sito web del partito presenta un minatore di carbone con l’elmetto, una donna spensierata che balla, un uomo che ride e una donna anziana sorridente, tutti generati dall’intelligenza artificiale. Immagini che raffigurano il tipo di tedeschi “normali”, alternate ad altre – sempre generate dall’Ai – che presentano anziani tedeschi che raccolgono bottiglie di plastica per arrivare a fine mese o guardano disperati i portafogli vuoti, donne che camminano per strada con il burqa, gruppi di uomini dalla pelle scura che guardano torvi direttamente lo spettatore (o il lettore).

Clip generate dall’intelligenza artificiale che “fungono da macchine della nostalgia e amplificatori di cliché emotivi con immagini che fanno riferimento all’estetica storica del XIX e XX secolo”, ha spiegato al magazine Marcus Bösch, ricercatore presso l’Università di scienze applicate di Amburgo. Ma l’AfD si difende. Kleinwächter dice che non definirebbe l’approccio dell’AfD una macchina della nostalgia, ma piuttosto “un telescopio sul futuro”.

Nessuna preoccupazione, quindi, nel partito, per canzoni anche queste generate dall’intelligenza artificiale come “Re-migration Hit”, che i membri dell’ala giovanile del partito sono stati criticati per aver cantato e ballato con entusiasmo lo scorso autunno: “Ora è il momento di andare, vi deporteremo tutti”, dice il testo della canzone.

O per ragazze bionde in tenuta blu AfD che cavalcano cani in un mare di bandiere tedesche, alternate a video deepfake di politici mainstream che si baciano o vanno in prigione.

Non importa che i fatti presentati siano reali o meno, l’obiettivo è colpire gli elettori. La motosega di Milei e di Elon Musk è già il passato, rispetto a questa nuova frontiera della propaganda.


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