Economia

Comprare (il gas) Usa per evitare la guerra dei dazi, parla Lagarde

di Giovanni Vasso -


Per evitare una guerra commerciale contro gli Stati Uniti, l’Europa dovrebbe comprare americano: la strategia di Lagarde in un’intervista rilasciata al Financial Times per tentare di superare l’impasse legata alle “promesse” di dazi Usa pronunciate da Donald Trump. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha già “fissato” i balzelli e le quote doganali che imporrà alle importazioni da Canada, Messico e (soprattutto) Cina. Scatenando le prime reazioni da parte di Pechino, interessata a trovare una quadra e a non far degenerare la situazione. L’Europa è il prossimo obiettivo nella lista del tycoon. E la presidente della Bce Christine Lagarde svela la sua strategia per evitare il peggio. Ha parlato della strategia del “libretto degli assegni” e dell’impegno a comprare “certe cose” dagli States. A cominciare dal gas naturale liquefatto e a fare investimenti sul settore (americano) della Difesa. “Ciò è meglio di una strategia di pura ritorsione che può portare a un processo senza vincitori”, ha riferito la governatrice Bce. Che si è detta convinta: “Una guerra commerciale su vasta scala non è nell’interesse di nessuno” e l’unica conseguenza possibile sarebbe quella di “una riduzione globale del Pil”. Lagarde ha quindi riferito che, almeno per ora, Trump “non è stato molto specifico riguardo alla portata e alla base di applicazione di tali tariffe”. “Questa – ha sottolineato Lagarde – è un’area davvero interessante da chiarire e comprendere meglio. Le tariffe applicate su una base ampia e non discriminatoria producono determinati effetti. Ma tariffe molto selettive e mirate produrranno un effetto diverso. In futuro, sarà davvero interessante valutare la portata delle tariffe. Una cosa è se si aumentano le tariffe su determinate categorie di prodotti, come credo abbia fatto l’amministrazione statunitense per esempio sui veicoli elettrici. Un’altra cosa è se vengono applicate su base ampia a tutto ciò che attraversa il confine. Su questi dettagli non abbiamo ancora idea”.


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